Anche per il 2025, il corso di laurea in Infermieristica nelle università piemontesi registra un forte calo di iscrizioni. A fronte di 1.176 posti disponibili, sono rimasti scoperti ben 190, segnando un peggioramento rispetto ai 123 dello scorso anno. I dati confermano un trend già emerso nel 2024, evidenziando la crescente difficoltà nel reperire nuovi studenti interessati alla professione infermieristica.
La denuncia del Nursind
"Se il numero degli iscritti non raggiunge quello dei posti disponibili - commenta Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta - vuol dire che il modello del numero chiuso non ha più senso. Non siamo davanti a un eccesso di candidati, ma a un calo di interesse che deve interrogare tutti, a partire dalle istituzioni regionali e dagli ordini professionali."
Infermieri di seconda scelta
Secondo le analisi sindacali, il corso di Infermieristica viene spesso scelto solo in seconda battuta, da candidati esclusi da altri percorsi sanitari più ambiti, come Medicina o Fisioterapia.
"Se un ragazzo o una ragazza considera Infermieristica una scelta di serie B, significa che non siamo stati capaci di restituire al ruolo dell’infermiere il prestigio e la dignità che merita. È su questo che bisogna lavorare con forza.", sostiene Delli Carri.
La richiesta di un confronto con la Regione
Il sindacato Nursing Up richiama l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di avviare un confronto strutturato con Regione Piemonte e ordini professionali. L’obiettivo: rafforzare il riconoscimento sociale del ruolo dell’infermiere e invertire una tendenza che rischia di compromettere il futuro del sistema sanitario.
Tra le proposte: superamento del numero chiuso, campagne di sensibilizzazione e interventi concreti per migliorare le condizioni lavorative, nella prospettiva di rendere la professione più attrattiva per le nuove generazioni.