Attualità - 11 settembre 2025, 14:45

Cinghiali a Mirafiori, la Regione propone l'abbattimento: "È l'unico strumento"

La decisione spetta alla Città Metropolitana, ma l'assessore regionale alla caccia supporta l'intervento delle guardie venatorie a Torino Sud: "Incentiviamo la prevenzione, ma la proliferazione va controllata"

I cinghiali hanno scorrazzato tutta l'estate per Mirafiori Sud e anche l'assessore regionale all'agricoltura e alla caccia Paolo Bongioanni suggerisce l'intervento delle guardie venatorie.

La decisione è di competenza della Città Metropolitana di Torino ma, dopo la caccia diurna sul Sangone di inizio anno effettuata in pieno giorno, a Torino sud e Nichelino l'attenzione è alta.

"Sentirò i colleghi della provincia di Torino, sono loro demandati a questa decisione - ha commentato Bongioanni -. Cerchiamo di sollecitare le guardie venatorie, sono loro che devono intervenire. Abbiamo raddoppiato il finanziamento regionale sulle guardie venatorie, mandiamoli in azione".

Alcuni consiglieri della circoscrizione 2 hanno scritto una lettera chiedendo al Comune soluzioni alternative all'abbattimento e anche l'assessore alla protezione civile e agli animali di Nichelino, Fiodor Verzola, si è detto contrario. Alcune associazioni animaliste hanno protestato e presidiato il parco Boschetto di Nichelino e il Sangone e il Colonnetti di Torino per evitare l'intervento delle guardie venatorie.

"Lo sterminio non funziona – ha dichiarato in una nota l'ENPA –. La scienza ha dimostrato che una forte pressione venatoria porta a una maggiore capacità riproduttiva da parte degli animali. Eliminare la femmina guida provoca la dispersione dei giovani, che finiscono per causare danni maggiori all’agricoltura e all’ambiente. Inoltre, sotto stress, le femmine aumentano l’ovulazione".

Ne è a conoscenza l'assessore Bongioanni, che ritiene comunque l'abbattimento l'unica opzione realmente efficace, a fianco di altri piani di contenimento: "Il cinghiale è un animale straordinariamente adattivo. Da quando sono iniziati i contenimenti siamo passati da un parto a due parti all'anno. L'unico strumento, purtroppo, è quello dell'abbattimento. Io ho portato in Giunta una delibera per incentivare anche le misure di prevenzione, che finanziamo al 100%. Però la proliferazione del cinghiale va per forza controllata. Bisogna porre rimedio immediatamente".

Sono contrari all'abbattimento i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, che hanno subito controbattuto: "Il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto la necessità di lavorare sulla prevenzione e non sui piani di contenimento e, di conseguenza, sull'utilizzo delle armi da fuoco in contesto urbano, dove possono rappresentare un rischio per la popolazione  - hanno commentato Sarah Disabato e Alberto Unia -. È necessario che la Regione convochi al più presto un tavolo di confronto, che coinvolga anche le associazioni ambientaliste e gli esperti faunistici, per studiare un piano alternativo che tenga conto delle sensibilità dei cittadini. 
La Giunta Cirio ha via via aperto le porte alla liberalizzazione della caccia, se avesse puntato sulla prevenzione oggi non ci troveremmo nuovamente a dover assistere a infelici richieste di abbattimenti. È necessario porre in essere soluzioni alternative all'abbattimento cruento, privilegiando metodi non violenti come la cattura e il trasferimento e l'uso delle barriere ecologiche".