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Attualità | 02 settembre 2025, 18:38

Cinghiali a Mirafiori, lettera a Tresso: “Soluzioni diverse dall’abbattimento”

La Circoscrizione 2 invoca catture e barriere ecologiche

Cinghiali a Mirafiori, lettera a Tresso: “Soluzioni diverse dall’abbattimento”

Cinghiali a Mirafiori, lettera a Tresso: “Soluzioni diverse dall’abbattimento”

La presenza, sempre più frequente, di cinghiali lungo le strade e i giardini di Mirafiori sta preoccupando residenti e istituzioni. Negli ultimi mesi non sono mancate nuove segnalazioni di incidenti stradali sfiorati, incursioni nei cassonetti e danni agli spazi verdi. A fronte di queste criticità, l’ipotesi di ricorrere agli abbattimenti ha acceso un dibattito acceso, che ora approda ufficialmente in Circoscrizione 2.

“Altre soluzioni”

Con una lettera aperta indirizzata all’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Tresso, i consiglieri della Circoscrizione 2 - Alessandro Nucera (Coordinatore II Commissione), Juri Bossuto e Rita Grimaudo (M5S-2050), Riccardo Prisco (coordinatore al Commercio), Sara Russo (PD), Elena Variara (Sinistra Ecologista), Davide Schirru (Noi progettiamo per la 2), Piero Ventre (gruppo misto di maggioranza) - hanno chiesto di valutare soluzioni alternative all’uccisione degli animali.

Articolo 9

I firmatari ricordano come la tutela della biodiversità sia sancita dall’articolo 9 della Costituzione e da precise norme regionali. La legge piemontese n. 5/2018 in materia di tutela della fauna selvatica prevede infatti che gli interventi di contenimento vengano autorizzati solo in via eccezionale e in presenza di comprovati rischi per la sicurezza, privilegiando metodi ecologici e non cruenti.

Tavoli tecnici 

Tra le proposte avanzate ci sono la cattura e il trasferimento degli esemplari in aree più idonee, l’installazione di barriere ecologiche e sistemi di dissuasione, oltre alla creazione di tavoli tecnici con esperti, veterinari delle Asl, la Città Metropolitana e la Regione Piemonte. “La sicurezza dei cittadini resta prioritaria - spiegano i consiglieri - ma può essere perseguita senza rinunciare al rispetto degli animali e al valore del patrimonio naturale”.

Lettera che si inserisce in un tema che da mesi divide il territorio: da un lato la necessità di gestire un fenomeno in crescita, dall’altro la richiesta di adottare soluzioni sostenibili che non si riducano al solo fucile.

Philippe Versienti

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