Una conseguenza di un Cup nato vecchio e che non funziona. Liquida così la questione delle prenotazioni fittizie l'assessore alla Sanità Federico Riboldi, dopo il vaso di Pandora scoperchiato dalla consigliera di Avs Giulia Marro sui casi evidenziati presso l'ospedale di Cuneo e all'Asl Cn1.
Il capo della politica sanitaria in Piemonte difende il nuovo modello del Centro Unico di Prenotazioni, che sarà basato su un ampio utilizzo di intelligenza artificiale e che ha come scopo quello di rendere più agevole il sistema, sui cui, dice Riboldi, si è a buon punto con l'espletamento delle procedure di gara con il 2026 fissato come anno di avvio. Si tratta di uno dei pilastri su cui si regge l'operato dell'assessore di Fratelli d'Italia, insieme al piano socio sanitario, alla riforma del 118 e al testo unico della sanità.
Il nuovo Cup nel 2026
Quello su cui Riboldi è pronto a mettere la mano sul fuoco è che con il nuovo Cup, il "caso Cuneo", non si sarebbe mai verificato.
L'azione dell'assessore come reazione alla denuncia sulle prenotazioni finte è stata quella di "ove esisteva, fermare la pratiche".
Ed è certo del fatto che non ci sia stata la volontà di falsare il sistema per fornire nei report migliori risultati sul superamento delle liste d'attesa.
"Prendiamo atto di quello che ci dicono i medici - sostiene Riboldi - cioè che è stato fatto per calibrare meglio le prestazioni."
Tranchida sulla graticola delle minoranze
Mentre sulla graticola (delle minoranze) ci finisce il commissario del Santa Croce, fresco di nomina a direttore generale della Città della Salute. Oggi in commissione Sanità PD, Avs e M5S chiederanno di chiarire la posizione di Livio Tranchida, che Riboldi difende a spada tratta.
"Stiamo accertando ogni tipo di responsabilità, ma non c'è una responsabilità oggettiva - commenta l'assessore- ma Livio Tranchida non è in discussione e non ci sarà nessuna sospensione".
E difende l'operato dei primi giorni.
"Ha dimostrato di saper interpretare in pieno il ruolo tramite il rispetto della legalità, la trasparenza e armonia, necessari all'interno dell'azienda (Città della Salute ndr)".
"Fate pace con la coerenza"
E invita la minoranza a: "Fare pace con la coerenza. Quindici giorni fa difendeva Schael dopo averlo attaccato per 6 mesi, sostenendo che era necessaria una continuità e che non avrei dovuto fare un cambio al vertice."
E intanto è stato avviato dalla Regione un lavoro di verifica interna disposto dal direttore regionale della Sanità Antonino Sottile.
Nel frattempo continuano a giungere segnalazioni sulle prenotazioni fittizie. La sensazione è che la questione non si chiuderà con la commissione odierna.