Economia e lavoro - 18 settembre 2025, 20:30

Automotive in crisi, Lo Russo rilancia Torino: "Non mi arrendo al declino"

Così il sindaco replica ai sindacati durante la XX festa della Fiom

Automotive in crisi, Lo Russo rilancia Torino: "Non mi arrendo al declino"

Automotive in crisi, Lo Russo rilancia Torino: "Non mi arrendo al declino"

Il futuro dell’automotive torinese, con al centro il nodo Stellantis e lo stabilimento di Mirafiori, è stato il tema più acceso del confronto organizzato alla XX Festa della Fiom Cgil di Torino. Un dibattito dal titolo “Un bilancio su Torino. Cosa si è fatto, cosa bisogna fare”, che ha riempito la platea e acceso il confronto sul destino industriale della città.

Sul palco si sono alternati il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il segretario della Camera del Lavoro di Torino, Federico Bellono, oltre al segretario generale Fiom Torino, Edi Lazzi. Tre voci diverse, ma unite dalla consapevolezza che il settore auto resta il cuore pulsante dell’economia torinese e che il suo futuro non può essere lasciato all’incertezza.

Bellono (Cgil): "Troppe assunzioni precarie"

La fotografia scattata da Bellono è tutt’altro che rassicurante. "La nostra città è effettivamente molto complicata – ha sottolineato il segretario Cgil TorinoNon solo siamo messi peggio rispetto ad altre aree del Nord, ma negli ultimi anni stiamo peggiorando. L’80% delle assunzioni resta precario e i giovani continuano a partire: negli ultimi dieci anni ne sono andati via 20mila".

Bellono ha poi chiamato in causa il Comune: "Spesso sentiamo dire che l’amministrazione non ha strumenti, se non il piano regolatore. Ma almeno interveniamo su questo, iniziamo da qualche parte".

Lazzi (Fiom): "Serviva schierarsi con i lavoratori"

Critico anche l’intervento del segretario generale Fiom Torino, Edi Lazzi: "Distinguerei il sociale dall’economico – ha detto – Le istituzioni, a partire dal sindaco, dovevano dire con nettezza da che parte stavano. Bisognava schierarsi con i lavoratori, lasciati troppo spesso da soli".

Lazzi ha puntato il dito contro la gestione Stellantis: "Quando ci troviamo davanti manager che stanno mentendo perché hanno altri piani bisogna dirglielo chiaramente. Noi lo abbiamo fatto, ma serviva una presa di posizione più forte e condivisa".

Lo Russo: "Torino non si arrende"

Il primo cittadino ha difeso la linea dell’amministrazione e rilanciato sul futuro: "Torino ha costruito attorno a sé una grande forza industriale, ed è tuttora una delle prime città manifatturiere italiane – ha spiegato Stefano Lo RussoMa la crisi dell’automotive è europea, con un rafforzamento cinese spinto da leve finanziarie e un’America che ha sostenuto l’industria con dazi e sussidi".

Mirafiori, il nodo Stellantis e l'appello al governo

Sul nodo Stellantis il sindaco è stato netto: "Il Comune deve dire all’azienda che siamo disponibili a una trasformazione urbana – ha detto Lo Russo – Purtroppo la riconversione di Mirafiori non è nelle priorità dell’azienda e questo non mi piace, ma è la realtà. Prima di pensare a come rigenerarla dobbiamo capire come riempirla di produzione".

Infine, un appello è arrivato al governo: "Dobbiamo chiedere una copertura con risorse attraverso un patto di sviluppo. Se il governo non interviene e l’azienda non cambia rotta, non cambierà nulla – ha concluso il sindaco di Torino – Io non mi arrendo al declino dell’automotive".

Marco D’Agostino

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