Cronaca - 19 settembre 2025, 16:48

I minorenni e le trappole della rete: formazione e giustizia riparativa le azioni messe in campo dalla Città

Nel biennio 2023-2024 aumentano bullismo e atti persecutori. Più classi coinvolte nei progetti educativi

L'incontro organizzato, ieri sera, dal Lions Club Pino Torinese

L'incontro organizzato, ieri sera, dal Lions Club Pino Torinese

I pericoli della rete per i minori e la tutela della privacy. Sono i temi trattati nell’incontro organizzato, ieri sera, dal Lions Club Pino Torinese, a cui è stato invitato anche l’assessore della città di Torino Marco Porcedda che ha descritto, in particolare, il protocollo d’intesa, firmato per altri due anni tra la Città di Torino, in collaborazione con l’associazione Asai e la Procura dei Minorenni. Un percorso attivato per promuovere la giustizia riparativa, il supporto alle vittime e la prevenzione della devianza minorile, come indicato nel protocollo "Ricomincio" in collaborazione con la Polizia Locale che si concentra sull’implementazione dei percorsi di recupero e sostegno per i minori. 

"Lavorare con fasce vulnerabili"

"Il nostro obiettivo - spiega l’assessore Porcedda -, è di lavorare principalmente con i minori e con le fasce di età più esposte e più vulnerabili. Sosteniamo, con il fondamentale apporto della nostra Polizia Locale, tutti i percorsi di giustizia riparativa per i minorenni e organizziamo diversi momenti di informazione nelle scuole, soprattutto per intercettare le dinamiche di violenza online e i fenomeni di bullismo. L’obiettivo è di educarli a diventare adulti consapevoli nell’utilizzo della rete e tutti i device che possono avere un effetto dirompente sulle loro vite. Non bisogna demonizzare gli strumenti e i social, ma insegnare ai giovani a utilizzarli consapevolmente. Questi interventi preventivi e formativi ci permettono di avere una visione a lungo termine, superando le azioni repressive che non portano a risultati concreti".

Casi in risalita

Negli ultimi due anni (2023-2024) i casi trattati per allarme sociale dei minori dalla Polizia locale sono saliti da 675 a 714. Sono, purtroppo, saliti gli atti di bullismo da 48 a 55, gli atti persecutori da 10 a 15 e i percorsi di riconciliazione (da 3 con 21 ragazzi a 11 con 33 ragazzi).

Dal canto suo l’assessorato alla sicurezza e la Polizia Locale hanno potenziato alcuni progetti educativi di convivenza civile passando da 281 classi (5.945 alunni) a 320 classi (7.253 alunni) e le attività a contrasto del disagio giovanile da 188 (3.751 alunni) a 179 (4.229 alunni). Nei primi mesi del 2026 partiranno i nuovi corsi nelle scuole e le classi coinvolte sono destinate ad aumentare. 

Da molti anni ormai il Corpo di Polizia Locale è impegnato in attività di formazione negli istituti scolastici al fine di creare nei giovani cittadini la consapevolezza dell'importanza del rispetto delle regole e, anche, dei rischi che si corrono utilizzando gli strumenti ampiamente diffusi tra i giovani. Mentre un tempo l'attività era finalizzata esclusivamente alla conoscenza delle norme del codice della strada, ora si parla anche di sicurezza della rete internet, cyberbullismo e uso/abuso di sostanze psicotrope.
 

Redazione

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