Click day Vesta un successo oltre ogni immaginazione o flop? Si è acceso il dibattito intorno all'attività che la scorsa notte, tramite la piattaforma on line, ha assegnato 10 milioni di euro a 10.000 famiglie piemontesi che potranno così usarli per i costi di accesso ai servizi per l'infanzia. Tutto nel giro di pochi minuti. Anche meno. Ed è proprio su questo punto che si concentra il dibattito.
In base alle propria fascia ISEE il voucher sarà di importo graduale e per ciascun figlio per cui si è fatta domanda:
1200 euro a minore 0-6 per le famiglie con ISEE inferiore a 10mila euro.
1000 euro a minore 0-6 per le famiglie con ISEE compreso tra 10mila e 35mila euro.
800 euro a minore 0-6 per le famiglie con ISEE compreso tra 35mila euro e 40mila euro.
Alle famiglie basterà tenere copia delle fatture di spesa e caricarle in piattaforma per ottenere sul conto corrente il rimborso corrispondente al proprio voucher. Il buono Vesta ha validità 12 mesi dal primo giorno del mese successivo all’ammissione.
I beneficiari saranno tenuti a presentare un’unica Richiesta di Rimborso, non prima di 120 giorni dall’inizio di validità del Buono, ed entro e non oltre 30 giorni dalla fine di validità del Buono.
Vesta potrà essere utilizzato per Servizi per la prima infanzia 0-6 anni (nido d'infanzia, micronido, sezioni primavera, nido in famiglia, spazio gioco per bambini, centro per bambini e famiglie, ecc...); scuole per l’infanzia e servizi di assistenza scolastica correlati (iscrizione e frequenza, pre, post orario,
mensa); scuola primaria e servizi di assistenza scolastica correlati (iscrizione e frequenza, pre, post orario,
mensa); centri vacanza (Centri estivi/invernali) (iscrizione e frequenza, pre, post orario, mensa); Baby-sitting (presso il domicilio della persona richiedente); Attività motoria, ludico-educativa, ricreative e di socializzazione tra quelle di seguito elencate (iscrizione e frequenza): ginnastica, psicomotricità, corsi di nuoto e acquaticità, musica, danza, corsi di massaggio infantile/espressione corporea, percorsi di avvicinamento all’apprendimento di una lingua straniera.
Marrone: "Segnale concreto di speranza"
“Un segnale concreto di speranza ed incoraggiamento per la natalità in un Piemonte dove ogni anno nascono 900 bambini circa in meno. La straordinaria novità di Vesta - spiega l’assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone - consiste nell'aver accolto in maggioranza domande del ceto medio, finora escluso da aiuti sociali alla natalità, perché ben 7.000 richieste presentate sono in fascia ISEE 10.000-35.000, e sul totale il 90% delle domande accolte sono di residenti con cittadinanza italiana, l’8% di residenti con cittadinanza europea e solo il 2% di stranieri extracomunitari. L'alto numero di domande dimostra che stiamo dando proprio la risposta che serve ai bisogni reali delle famiglie e ci sprona a metterci immediatamente al lavoro per aumentare le risorse su Vesta già dal click day del prossimo anno: la risposta migliore ad un'opposizione senza argomenti, che prima attaccava su nome, simbolo e sistema voucher, mentre ora cerca di fare sciacallaggio sul budget, dicendo che bisogna metterci più soldi”.
Avs: "Ignobile lotteria senza criterio"
Decisamente meno entusiasta il giudizio che arriva dal gruppo regionale di Avs, tramite le consigliere Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro: "Questa notte in Piemonte migliaia di famiglie con figli piccoli e piccolissimi sono state coinvolte nella ignobile lotteria del Bonus Vesta. Le politiche sociali e a sostegno delle famiglie sono state ridotte da questa penosa destra a un "click day" per accaparrarsi le briciole messe a disposizione dalla Regione usando fondi europei, senza alcun criterio rispetto ai beneficiari: riceve il contributo chi è più fortunato, non chi ha più bisogno. È andata che la pagina si è attivata alle 00.00. Alle 00.01 in coda c'erano già oltre 30.000 persone. Alle 00.25 erano finiti i voucher - e anche la pazienza delle famiglie piemontesi, che, visto il numero di segnalazioni che stiamo ricevendo -, hanno capito di essere state prese in giro per mesi da Cirio e Marrone".
Cioria (Pd): "Cirio, basta mancette"
Anche la vicepresidente della Sala Rossa, Ludovica Cioria, Pd, ha fatto sentire la sua voce affidando un commento ai social: "La Regione Piemonte annuncia in pompa magna il Bonus Vesta per le famiglie. Alle 00.00 aprono le domande. Alle 00.25 finiscono i soldi disponibili. Alberto Cirio, basta mancette! Vogliamo i servizi! Date fondi alle famiglie invece che alle associazioni antiabortiste!".
Canalis: "Palliativi temporanei e per i pochi che hanno strumenti informatici"
Anche Monica Canalis, consigliera regionale Dem, va all'attacco: "La lotteria odierna per accaparrarsi il bonus Vesta ha ricevuto moltissime domande, ascrivibili in maggioranza al ceto medio. Infatti, ben 7.000 richieste presentate sono in fascia Ise 10.000-35.000 euro e sul totale il 90% delle domande accolte sono di residenti con cittadinanza italiana, l’8% di residenti con cittadinanza europea e solo il 2% di stranieri extracomunitari. E’ la prova che il sistema dei bonus, che connota la Giunta Cirio sin dal precedente mandato, premia le persone più istruite e con maggiore autonomia nelle operazioni digitali e burocratiche, penalizzando invece i più poveri e privi di strumenti informatici". E ha aggiunto: "I bonus sono palliativi temporanei e per pochi. Sono specchietti per le allodole che distraggono dalle riforme vere sulle condizioni del lavoro".
E Nadia Conticelli, consigliera, ma anche presidente del Pd Piemonte, aggiunge: "I sussidi alle famiglie vanno erogati in base ai criteri socioeconomici e su una programmazione certa e definita, non a chi schiaccia prima il pulsante. È umiliante che le famiglie abbiano dovuto passare la notte in attesa della riffa dell’assegno. Il fondo Vesta per le famiglie è stato annunciato per mesi e ha creato molte aspettative pur nella sua nebulosità . Il presidente Cirio e la sua giunta continuano a fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini".
"La scelta di un click day per distribuire i fondi è inaccettabile - concorda Gianna Pentenero, presidente del gruppo Pd in Consiglio Regionale - perché non risponde ai bisogni delle famiglie: il buono andrà a chi è stato più fortunato. Le politiche sociali sono una cosa seria, non una lotteria! Episodi come quello di Vesta non fanno altro che far crescere la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, perché i cittadini e le cittadine questa mattina si sentono presi in giro, soprattutto dopo mesi di annunci".
M5S: "La fiamma di Vesta si è spenta in mezzora"
Critiche pure dal fronte del Movimento Cinque Stelle: "La fiamma di Vesta si è spenta in mezz’ora. Complimenti al presidente Cirio e all’assessore Marrone per la lotteria farsa che hanno messo in scena stanotte, con migliaia di famiglie piemontesi che si sono collegate online per ricevere un aiuto economico dalla Regione Piemonte e avere un po’ di respiro nell’affrontare le spese per i propri figli, e invece sono rimaste totalmente a bocca asciutta. Era chiaro fin da subito che le risorse economiche stanziate dalla Giunta Cirio non sarebbero state sufficienti per coprire tutte le richieste. Come previsto il nome della misura, dai richiami nostalgici, era il problema minore. Presenteremo un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere come intendano rimediare a questo disastro, magari studiando una misura strutturale per garantire i sostegni a tutte le famiglie che ne hanno diritto". "Quella di stanotte è stata una brutta pagina per la politica piemontese. Non vogliamo più dover assistere a certe prese in giro", dicono Sarah Disabato, capogruppo regionale M5S Piemonte e i consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio.