Caos, assembramenti e risse in strada. Dal 25 marzo scorso il Comune di Torino ha messo lo stop alla vendita per asporto di alcolici, lattine e bibite in vetro dopo le 21 in venti zone del capoluogo, oltre alle aree tradizionali della movida.
Da via Guido Reni, via Onorato Vigliani e corso Siracusa nella zona sud, a via Orvieto e via Baltea a nord, la misura punta a particolare i 631 minimarket e bangla all'interno del perimetro del divieto. Ed i risultati del provvedimento si vedono.
I dati
In poco meno di cinque mesi e mezzo - come chiarito dall'assessore al Commercio Paolo Chiavarino - la Polizia Municipale ha effettuato controlli su tutto il territorio, facendo 146 multe alle attività commerciali sospese a vendere birre e alcol in vetro dopo le 21. La maggioranza delle trasgressioni e quindi delle sanzioni sono state fatte nella zona Barriera di Milano/Falchera (60), seguita da Vanchiglia/Aurora (42) e San Salvario/Lingotto (30).
"Prendiamo atto - ha replicato il consigliere comunale del Pd Tony Ledda - di queste prime risposte, che ci permettono di avere il polso della situazione sulla conduzione di attività commerciali tanto diffuse sul territorio". "Al termine di questo primo anno attendiamo un consuntivo complessivo, che sarà importante per valutare l’opportunità di nuove misure volte a gestire o, laddove possibile, eliminare i principali fenomeni che incidono sulla quiete pubblica e alimentano situazioni di degrado immediatamente circostante" conclude l'esponente dem.