Cronaca - 22 settembre 2025, 12:50

Sciopero generale per Gaza: manifestanti bloccano i binari dei treni, circolazione sospesa a Porta Nuova

Dal lato opposto dei binari si è schierata la Polizia di Stato. La tensione resta alta, anche se al momento non si registrano scontri

I  manifestanti bloccano i binari dei treni, circolazione sospesa a Porta Nuova

I manifestanti bloccano i binari dei treni, circolazione sospesa a Porta Nuova

La giornata di sciopero generale contro il genocidio a Gaza ha portato in piazza migliaia di persone. Durante il corteo, partito da piazza Carlo Felice, un piccolo gruppo si è staccato dal serpentone principale in via Madama Cristina, deviando in via Valperga Caluso.

Treni fermi 

Raggiunto corso Sommelier, i manifestanti hanno trovato un ingresso laterale e da lì sono scesi fino ai binari della ferrovia, lungo i quali transitano i treni da e per Porta Nuova. In pochi minuti, i binari si sono riempiti: centinaia di persone hanno occupato l’area, costringendo le autorità a sospendere immediatamente la circolazione ferroviaria.

Da porta Nuova treni fermi, circolazione sospesa ritardi a catena e passeggeri bloccati. La protesta, nata nell’ambito dello sciopero generale, ha dunque paralizzato uno snodo cruciale della mobilità torinese, con pesanti ricadute sulla circolazione ferroviaria regionale e cittadina.

Nessuno scontro 

Dall’altro lato, a distanza, la Digos presidia l’area. La tensione resta alta, anche se al momento non si registrano scontri.

Intanto, per via del blocco ferroviario, tutti gli ingressi di Porta Nuova sono stati chiusi ad eccezione di quello su via Sacchi, che al momento funziona sia da entrata sia da uscita. All’interno della stazione la situazione è caotica: i passeggeri attendono senza certezze, mentre i convogli restano fermi e i ritardi continuano ad accumularsi.

Bergesio (Lega), Da Pontida messaggio di Pace, dalla sinistra solo odio

"Anche oggi, durante il corteo pro-Palestina di Torino, abbiamo assistito a una manifestazione di odio, con la foto della premier Meloni, a cui va la piena e totale solidarietà, data alle fiamme -  così il senatore piemontese della Lega Giorgio Maria Bergesio - È l'ennesima dimostrazione di come troppo spesso le proteste organizzate dalla sinistra degenerino in momenti di intolleranza e aggressività, anziché rappresentare occasioni di espressione democratica del proprio pensiero.
Mentre dal palco di Pontida è risuonato ieri un messaggio autentico di Pace e unità, oggi da Torino arriva un segnale carico di rancore e fanatismo politico. È questo il loro modo di intendere il dibattito pubblico: attraverso la demonizzazione dell'avversario. Il rispetto delle istituzioni e delle persone dovrebbe essere il fondamento di ogni società civile, non l'odio mascherato da protesta che certo non percorre la strada della Pace".

Marco D’Agostino

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