Sono 22 i comuni coinvolti nella Strategia Urbana d’Area, pronti a collaborare in un’ottica di rinascita e valorizzazione delle risorse culturali, ambientali e sociali del territorio. Le richieste di finanziamento dei singoli comuni sono state accettate: la SUA, approvata nella sua interezza lo scorso novembre dalla Giunta dell’Unione Montana Valle Susa, prevede un piano ambizioso di sviluppo territoriale sostenibile per un totale di circa 15 milioni di euro.
«L’approvazione integrale della Strategia Urbana d’Area e dei singoli progetti da parte degli enti competenti rappresenta per noi motivo di grande soddisfazione. È il riconoscimento concreto della bontà di un approccio che affonda le sue radici in un piano di sviluppo territoriale a base culturale, elaborato con cura e visione negli anni passati – ha dichiarato Andrea Archinà, vice presidente dell’Unione Montana Valle Susa – Questo piano, nato dall’analisi del contesto e dalle progettualità già attive sul territorio, ha saputo individuare linee d’intervento coerenti e strategiche, capaci di rispondere alle esigenze locali e di dialogare con il sistema economico-sociale provinciale e regionale. Un lavoro che ha sempre mantenuto come riferimento gli obiettivi dell’Agenda Europea della Cultura, promuovendo una visione inclusiva, sostenibile e orientata al futuro non a caso perfettamente in linea con il programma regionale finanziato dall'Unione Europea. La piena approvazione della Strategia conferma che quando il territorio lavora in modo sinergico, condiviso e radicato, i risultati arrivano. È un passo importante per l’Unione Montana Valle Susa capofila e per tutti i comuni coinvolti che oggi possono contare su un quadro di interventi concreti, capaci di generare impatto positivo sulla qualità della vita, sull’attrattività turistica e sulla coesione sociale. La Strategia Urbana d’Area non è solo un documento: è una visione che prende forma, una promessa che ora entra nel vivo della sua realizzazione».
La strategia si ispira al concetto della pianta “radicante”, quella che in botanica crea le sue radici diffondendosi nel terreno creando un ecosistema virtuoso dove tutto concorre alla sua crescita. Allo stesso modo, la SUA vuole promuovere il radicamento delle comunità del territorio con una visione ampia, sinergica e condivisa.
Gli interventi miglioreranno la qualità di vita di tutte le persone residenti sul territorio; al contempo potenzieranno l’attrattività della Valle di Susa grazie al miglioramento di un’offerta turistica focalizzata sulla sostenibilità ambientale.
Gli obiettivi sono molteplici: dalla cura per la vivibilità e la bellezza del territorio, all’accoglienza e all’informazione, sempre in un’ottica di valorizzazione della sostenibilità. Una delle criticità fondamentali è la carenza di spazi di aggregazione a disposizione della comunità locale dotati di caratteristiche funzionali e allestitivi in linea con gli standard attuali. Con l’obiettivo di ovviare a questo punto di debolezza, la strategia intende creare una rete di spazi di aggregazione di matrice socio-culturale disseminati sul territorio della SUA.
Una delle caratteristiche principali dell’area coinvolta è la presenza del tracciato della Ciclovia Francigena, che percorre l’asse che sin dall’epoca romana attraversa la Valle e che ha avuto nei secoli un ruolo fondamentale per lo sviluppo di tutta l’area regionale, garantendo il collegamento verso la Francia e l’Europa.
Con l’obiettivo di valorizzare questo asset strategico per il territorio sia in termini di offerta turistica sia di qualità della vita della popolazione locale, la strategia prevede il completamento della ciclovia francigena nel tratto compreso tra i comuni di Bussoleno e Susa. Il IV lotto della ciclovia collegherà il confine francese alla città di Torino ed entrerà a far parte dell’infrastruttura ciclabile Ven-To e del sistema nazionale di ciclovie turistiche Eurovelo 8.
Il percorso ciclabile sarà il collegamento naturale tra Avigliana e Susa, con diramazioni verso i principali centri abitati, le stazioni ferroviarie e i punti di interesse turistico, culturale e sociale. Sarà inoltre completata con una segnaletica dettagliata e una webapp innovativa che permetterà di accedere a informazioni utili in tempo reale per i residenti e per i turisti (MAAS - Mobility as a Service), potenziando il turismo lento e sostenibile.
La strategia prevede poi l’apertura di due hub territoriali ad Avigliana e Susa, due spazi multifunzionali e attrattivi per il territorio:
● l’Hub di Avigliana, situato nell’area dell’Ex-Dinamitificio Nobel, sarà un centro di produzione culturale e creativa strettamente connesso al paesaggio naturale, grazie alla vicinanza con il Parco Alpi Cozie e i Laghi di Avigliana;
● l’Hub di Susa sarà dedicato alla socialità e all’aggregazione giovanile. Il centro sorgerà in un edificio storico di RFI, concesso al Comune, e offrirà spazi di informazione e servizi per il turismo sostenibile, con percorsi ciclopedonali che lo connetteranno al resto della valle.
Oltre alla ciclovia e agli hub territoriali, la Strategia Urbana d’Area punta a una rigenerazione di diversi spazi indoor e outdoor pronti a creare un sistema di aggregazione e accoglienza diffuso, capace di rispondere alle esigenze della comunità e di incentivare la permanenza dei visitatori. Le aree di sosta saranno attrezzate secondo gli standard del Piano Regionale della mobilità ciclistica e del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, includeranno servizi di ricarica per biciclette elettriche, fontanelle d’acqua potabile, bicigrill, aree wifi e zone dedicate al relax e alle attività sportive per famiglie e visitatori.
A Condove e Bruzolo saranno creati nuovi spazi di aggregazione socio-culturale grazie alla riqualificazione delle aree aperte. Ad Almese sarà restaurato il Ricetto di San Mauro, con la trasformazione della torre e dell’edificio nord in una foresteria multifunzionale che ospiterà artisti e visitatori, e sarà poi riqualificata un’area sportiva che diverrà polo per l’aggregazione giovanile e centro per l’atletica leggera.
A Giaveno nascerà un nuovo centro culturale polivalente grazie al secondo lotto di restauro di palazzo Molines, mentre Sant’Ambrogio beneficerà di due interventi: la riqualificazione di un’area centrale per la creazione di spazi aggregativi socio-culturali e la restituzione alla comunità di un grande spazio aperto dedicato alla socializzazione e all’accoglienza turistica.
Gli altri interventi coinvolgeranno più comuni e avranno l’obiettivo dii rafforzare il tessuto sociale del territorio: Caselette, Caprie e Villar Dora vedranno il miglioramento e l’efficientamento energetico di strutture pubbliche che saranno trasformate in spazi culturali e di aggregazione. Progetti simili coinvolgeranno anche i comuni di Sant’Antonino di Susa, Borgone Susa, San Giorio e Villar Focchiardo, dove saranno creati spazi aggregativi con diversi target e tematiche.
Nei comuni di Bussoleno, Chianocco, Chiusa di San Michele, San Didero e Vaie il focus sarà la promozione dell’ospitalità outdoor con la riqualificazione di aree camper e sosta libera per attrarre un turismo ecosostenibile.
Parallelamente alla programmazione della Strategia Urbana d’Area, la Regione Piemonte ha finanziato, con modalità e finalità similari, alcuni progetti nell’ambito dei piani di intervento per l’attuazione delle Strategie Territoriali d’Area Omogenea. Tra i comuni beneficiari dell’azione ci sono anche quattro comuni della nostra Unione Montana: nel comune di Mattie sarà realizzato un progetto di riqualificazione urbana e efficientamento energetico area pubblica, nel comune di Mompantero il progetto “I lavatoi di Mompantero: borgate e natura tra passato e futuro”, a Novalesa verrà valorizzato l’immobile ospitante la scuola d’infanzia N.S. del Rocciamelone, e infine a Venaus sarà riqualificata l’area compresa tra la SP 210 e via Antica Reale.
Qui si mettono le radici della Valle di Susa che sarà: 14 interventi mirati per generare un sistema complementare di spazi inclusivi e accessibili, con funzioni che spaziano dal turismo alla socialità e al sostegno alla vita comunitaria.