Cultura e spettacoli - 24 settembre 2025, 14:35

146 maioliche donate ai Musei Reali dagli eredi di Franzo Grande Stevens

"Con questa collezione, ha voluto ringraziare la città di Torino"

146 maioliche donate ai Musei Reali dagli eredi di Franzo Grande Stevens

Donate 146 maioliche della manifattura abruzzese di Castelli da parte dei figli Riccardo, Cristina e Sofia, eredi dell’Avv. Franzo Grande Stevens che danno così seguito alla sua volontà. “Nonostante nostro padre sia sempre rimasto legato alla città che gli ha dato i natali, la “sua” Napoli, ci ha sempre ricordato che non avrebbe mai potuto ottenere i suoi successi lavorativi, se non in una città come Torino. Lasciando la sua collezione, ha voluto così ringraziarla”.

“Siamo lieti di accogliere questa importante collezione raccolta con grande cura e passione da una delle personalità di primo piano nel panorama culturale torinese e che offre un sicuro arricchimento delle collezioni d’arte decorativa dei Musei Reali” dichiara Mario Turetta.

La collezione Grande Stevens è composta da oggetti che insieme documentano in modo esaustivo l’attività delle più importanti manifatture presenti nella città di Castelli d’Abruzzo (provincia di Teramo) tra l’inizio del Seicento e l’inizio dell’Ottocento, mostrando in maniera completa e attraverso esemplari di alta qualità stilistica la genesi, lo sviluppo e le caratteristiche di questa produzione. I manufatti sono attribuibili ai maggiori maestri castellani, appartenenti a dinastie specializzate nella lavorazione ceramica, tra cui si distinguono le famiglie Grue e Gentili, e illustrano l’evoluzione stilistica della maiolica, dal sobrio impiego del fondo bianco e dalla semplicità decorativa delle origini, fino ai molti esemplari istoriati di gusto barocco e rococò, impreziositi da allegorie, paesaggi, scene di genere e di caccia, composizioni pastorali e soggetti tratti dalla mitologia, dalla storia antica, dalle Sacre Scritture e dalla vita quotidiana. Le iconografie sono spesso ispirate a stampe di grandi incisori italiani quali Antonio Tempesta e Stefano Della Bella.

Nel corso del Seicento e del Settecento la maiolica di Castelli conobbe un significativo apprezzamento internazionale grazie alla raffinatezza dei motivi ornamentali, all’uso di una tavolozza brillante e preziosa composta principalmente da cinque colori (il giallo, l’arancio, il blu, il verde ed il bruno di manganese) e all'innovazione nelle tecniche produttive. Tale eccellenza influenzò le manifatture di altri centri abruzzesi e attrasse le committenze di importanti famiglie della borghesia e della nobiltà europea, nonché della corte imperiale russa, tanto che oggi i manufatti di Castelli sono conservati in alcune delle più prestigiose istituzioni museali del mondo, quali l’Ermitage di San Pietroburgo, il Metropolitan Museum di New York e il British Museum di Londra.

La collezione trova un coerente inserimento nelle raccolte dei Musei Reali in quanto il Palazzo Reale di Torino conserva alcune significative maioliche di Carlo Antonio Grue (1655-1723), allestite nel piccolo e raffinato Gabinetto delle Scritture private del re, all’ingresso della Galleria del Daniel, nell’Appartamento di Rappresentanza: inserite all’interno di una boiserie intagliata e dorata in stile rocaille, le dodici scene di forma circolare spiccano per la vivace policromia che nel tempo ha portato alla denominazione dell’ambiente di “Gabinetto delle Maioliche”.

Dopo un accurato studio la collezione Grande Stevens troverà posto lungo il percorso di visita dei Musei Reali.

comunicato stampa

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