In tutto il mondo si chiama "topinambur", ma in Piemonte è il "ciapinabò" e torna protagonista a Carignano dal 10 al 12 ottobre. La Sagra del Ciapinabò è ormai una tradizione, giunta alla 32esima edizione, ma non disdegna l'innovazione, lanciando il nuovo claim "Coltiviamo sapori e tradizioni" per rendere sempre più moderna, vitale e coinvolgente la manifestazione senza dimenticare i sapori autentici di una volta.
La sagra - patrocinata dalle principali istituzioni della Regione Piemonte e sostenuta da Torino Città Metropolitana - è realizzata dal Comune di Carignano - Assessorati Agricoltura, Commercio e Turismo della Città di Carignano - e dal Comitato Manifestazioni di Carignano in collaborazione con il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese per rimarcare la sinergia per la promozione delle tipicità agroalimentari del territorio tra le comunità locali.
“La Sagra Regionale del Ciapinabò - ha dichiarato Paolo Bongioanni, Assessore della Regione Piemonte al Commercio, Agricoltura, Cibo e Turismo è un momento importante del nostro autunno enogastronomico. Il ciapinabò è un ortaggio che si interseca con quella che è la nostra storia culinaria perché da sempre accompagna la bagna cauda, uno dei piatti più tradizionale della nostra regione. In più la sagra di Carignano crea un grandissimo indotto economico. Nelle ultime edizioni si sono registrati oltre 30.000 visitatori e dunque è nostro dovere sostenere queste realtà così importanti per la nostra economia”.
Da prodotto povero il ciapinabò sta via via assumendo un ruolo sempre più importante in cucina tanto per le sue proprietà organolettiche quanto per la sua versatilità. La Sagra del Ciapinabò di Carignano diventa quindi l’occasione per valorizzare questo tubero commestibile facendo incontrare contadini, cultura accademica, cultori dell’enogastronomia, cuochi, artigiani con un pubblico sempre più interessato a questo straordinario ortaggio.
“Con la sagra del ciapinabò - ha commentato Giorgio Albertino, Sindaco del Comune di Carignano - siamo riusciti a valorizzare un prodotto povero un tempo ritenuto infestante. Il ciapinabò oggi è sempre più apprezzato e viene sempre più consumato per le sue qualità organolettiche. In più non richiedendo particolari trattamenti fitosanitari ha avuto per Carignano un ruolo rilevante per l’ottenimento di Spighe Verdi 2025, un importante riconoscimento che premia i territori con agricoltura sostenibile. Questa edizione avrà un programma molto intenso con tante novità. Ci sarà anche un più forte legame e collaborazione con il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese".
Tante le novità di questa edizione, a cominciare dal Pala Ciapinabò, la grande struttura per pranzi e cene conviviali a cura del Comitato Manifestazioni di Carignano. “Stiamo lavorando a una grande sagra - ha spiegato Francesca Varrone, Presidente del Comitato Manifestazioni di Carignano - una festa dedicata al topinambur ancora più vitale e arricchita da numerose novità con tantissimi eventi enogastronomici, tanto spazio alla cultura, all’agricoltura e alla sostenibilità e poi talk, laboratori, show-cooking, espositori, aree food”.
La casa delle eccellenze del territorio
Tra le altre novità: Cà Ciapin, la casa delle eccellenze del territorio. Realizzata all’interno di un ballo a palchetto, la tipica struttura piemontese delle sagre di paese composta da una pista circolare circondata da una ringhiera e sormontata da un tendone con palo centrale, Cà Ciapin sarà il palcoscenico di numerosi incontri e talk su agricoltura e sostenibilità nonché show-cooking con le eccellenze del territorio. Si alterneranno sul palco grandi nomi del giornalismo e della cultura gastronomica come Marco Trabucco e grandi chef come Christian Milone e Antonio Chiodi Latini. A moderare gli incontri al Cà Ciapin il Direttore creativo della sagra Marco Fedele, la giornalista enogastronomica Paola Gula e Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist e founder di "Parla con me".
Altra novità 2025 il CiapinOff con l’AperitivoSabaudo (4 ottobre) organizzato da Emporio Sabaudo all’interno del Mercato Centrale di Torino, un aperitivo con Ciafrit - croccanti e saporite fettine fritte di ciapinabò - e i cocktail creati in esclusiva da Affini e il CiapinabòDay in collaborazione con i ristoranti del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese che aderiranno all’iniziativa proporranno in menu un piatto con il ciapinabò di Carignano.
L’inaugurazione ufficiale sarà nel pomeriggio di sabato 11 ottobre presso Cà Ciapin, ma già dal giorno prima saranno aperti l’Isola del Gusto in Piazza Liberazione -un’ampia area dedicata allo street food con piatti della tradizione - e Cà Ciapin in Piazza Carlo Alberto, con Ciapinabò, ostriche, bollicine & liscio, una degustazione guidata realizzata dall’Istituto alberghiero Norberto Bobbio.
Sabato 11, al termine dell’inaugurazione, salirà sul palco lo Chef stellato Christian Milone della Trattoria Zappatori di Pinerolo con un piatto dedicato al ciapinabò. A seguire il Talk Sció Il Gusto della Tavola con Marco Trabucco e Antonio Chiodi Latini. Nelle piazze e vie del borgo aprirà inoltre il mercatino con tanti espositori di formaggi d’alpeggio, salumi, miele di montagna, conserve, dolci tipici, artigianato locale, hobbisti, associazioni.
Infine, domenica 12 ottobre sarà l'occasione dell’incontro/talk dedicato al riconoscimento Spighe Verdi e della XX Mostra locale dei bovini di razza Frisona, in piazza Savoia, con la transumanza delle mandrie bovine dai monti del Ravè alle valli della Quadronda nel pomeriggio.
Per il programma completo e ulteriori informazioni consultare la pagina Facebook dell'evento ( https://www.facebook.com/p/Sagra-del-Ciapinab%C3%B2-100069153011574/?locale=it_IT ), mentre per le prenotazioni è possibile chiamare il Comitato Manifestazioni al numero 334 7455473.