Pubblicava post inneggiando Al Qaeda e istigando alla violenza e all'antisemitismo. Così è scattato l’allarme con la Procura di Torino che ha autorizzato una perquisizione domiciliare e informatica ai danni di un cittadino bengalese, 22enne, ora espulso dall’Italia e rimpatriato nel suo Paese d’origine.
Il volo è stato è stato organizzato dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione, dopo un’indagine della Digos di Torino e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione dopo i sospetti appurati sul suo conto.
Il blitz a casa del giovane risale allo scorso 5 marzo. Ora i sospetti sono stati confermati: all’interno dei dispositivi digitali del giovane sono stati trovati materiali inneggianti alla jihad, istruzioni per la fabbricazione artigianale di esplosivi e manuali sulle tattiche di guerriglia.
Il ragazzo era nei circuiti online legati alla propaganda jihadista, mostrando pubblicamente sui social una preoccupante attrazione per il terrorismo di matrice confessionale. Le sue attività comprendevano l’esaltazione di gruppi come Al Qaeda e lo Stato Islamico, la condivisione di contenuti violenti a sfondo razzista e antisemita, e la promozione dell’odio etnico.