Attualità - 26 settembre 2025, 12:58

La Prefettura si rifà il look: sulla galleria dell’Alfieri vegliano i presidenti del Consiglio dell’800

L’iniziativa interpreta il protocollo tra Prefettura, Museo del Risorgimento e Gruppo piemontese della federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro

Prefettura, sulla galleria dell’Alfieri vegliano i presidenti del Consiglio dell’800

Prefettura, sulla galleria dell’Alfieri vegliano i presidenti del Consiglio dell’800

I nomi e i volti dei personaggi che hanno contribuito a fare la storia dell’Italia (partendo da Torino) ora vegliano silenziosi su chi attraversa la Galleria dell’Alfieri della Prefettura di Torino.

Busti che osservano 

Un nuovo allestimento dedicato ai Presidenti dei Consiglio dei Ministri che hanno retto dal 1848 al1865 il Governo Sabaudo: i loro busti (riprodotti in grafica e non originali, ovviamente) fanno parte del protocollo d'intesa che è stato sottoscritto proprio oggi tra la Prefettura di Torino, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino e il Gruppo Piemontese della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, rivolto a promuovere e sviluppare iniziative di valorizzazione del patrimonio storico e artistico degli Enti partecipanti. 

Muri che hanno fatto la storia

”Questo palazzo ha ospitato passaggi storici e anche sede del Governo italiano dal 1861 al 1865 - ricorda Donato Cafagna, prefetto di Torino - e vogliamo condividere questo primato torinese, così come in tante altre cose, con le istituzioni del territorio. Penso alle magistrature superiori, ma anche ai comandi generali dei diversi corpi dello Stato. Ci riconosciamo tutti nei luoghi in cui è stata costruita l’Italia, riconoscere le nostre radici e le nostre istituzioni di appartenenza. Ma puntiamo a un recupero complessivo della galleria, riportandola alla sua progettazione originale facendone un museo aperto a tutti i cittadini”.

Insegnare ai giovani

“Abbiamo partecipato con entusiasmo - aggiunge Marco Boglione, presidente del Gruppo Piemontese della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro - sperando di dare inizio oggi a una collaborazione che non conosca fine. I cavalieri del lavoro hanno per definizione un’attitudine a partecipare alle attività delle istituzioni“. “È fondamentale spiegare, soprattutto ai giovani, da dove veniamo e di conseguenza anche chi siamo”.

Portare il Museo del Risorgimento fuori da Palazzo Carignano

"All’epoca si fece di Torino, piccola città ai piedi delle Alpi, una capitale europea in grado di confrontarsi con le altre - concorda Luisa Papotti, Presidente del Museo del Risorgimento Italiano di Torino - Anno dopo anno Torino si espande, aumenta per case e infrastrutture, ma anche il centro di comando dei Savoia. Tutti i grandi architetti di corte si confrontano con questo progetto, da Castellamonte a Juvarra, fino ad Alfieri che lo completa. È un luogo dal grande valore simbolico che oggi si ribadisce ancora di più e questa iniziativa ci permette come Museo di uscire dagli spazi di Palazzo Carignano".

Massimiliano Sciullo

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