"Lo spostamento del mercato di piazza Benefica in via Susa rappresenta un grave errore, che rischia di compromettere uno dei mercati storici e più solidi della città". È questa la denuncia che arriva dal GOIA-FENAPI, che punta il dito contro il Comune di Torino e dice: "non avete ascoltato gli ambulanti".
I lavori
Lo scorso 8 settembre sono partiti i lavori di riqualificazione dell'area di vendita nel giardino Luigi Martini. Un cantiere della durata di un anno, divisi in nove fasi, che prevedono: il rifacimento delle pavimentazioni, la realizzazione di nuove condotte d'acqua per i banchi alimentari, la revisione e l'allaccio alla rete fognaria, l’installazione di un moderno impianto elettrico interrato e il rinnovo delle griglie delle 56 aiuole. Prevista anche la ripiantumazione degli alberi mancanti.
La proposta del GOIA
La proposta del GOIA Fenapi era di spostare i banchi, durante la fase dei lavori, in via Principe d’Acaja. Una soluzione, come spiega il sindacato, votata a "maggioranza degli operatori del mercato, dalla commissione consiliare competente e dalla gran parte delle associazioni di categoria, ad esclusione di Ascom e Ubat, che rappresentano una minoranza".
L'amministrazione ha però preferito spostare i banchi in via Susa. Una decisione che, per il sindacato, "sta già mostrando le sue conseguenze: clientela in forte calo, visibilità compromessa e un contesto operativo che non garantisce più dignità al lavoro".
"Non resteremo fermi a guardare mentre un mercato storico viene smantellato" conclude Giancarlo Nardozzi.
Prime due fase concluse prima di Natale
A replicare l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino, che spiega come il cantiere sia stato pensato per "garantire l’operatività del mercato e distribuire equamente le inevitabili difficoltà a turno, sugli operatori". Nel dettaglio le prime 2 fasi, che si concluderanno, presumibilmente prima di Natale, stanno interessando gli ambulanti lungo via Principi d’Acaja, i quali sono stati collocati temporaneamente in via Susa o, a loro scelta, all’interno di "aree" libere del mercato.
"Per le fasi successive - aggiunge Chiavarino - verrà tenuta in considerazione l’indicazione risultata maggioritaria nell’ultima Commissione Consultiva di mercato del 9 luglio scorso".
Per l'assessore non è "corretto affermare che l’amministrazione abbia voluto “ignorare una volontà collettiva preferendo dare seguito alle richieste di pochi soggetti non rappresentativi dell’interesse generale”. Al momento poi non si registrano criticità al mercato. "Se dovessero verificarsi, siamo disponibili al confronto e a valutare di introdurre eventuali correttivi" conclude Chiavarino.