Economia e lavoro - 26 settembre 2025, 07:00

Criptovalute in Europa: la situazione attuale e le prospettive future

Criptovalute in Europa: la situazione attuale e le prospettive future

Nonostante i mercati finanziari stiano attraversando una fase piuttosto complessa (in particolare a causa della problematica dei dazi USA e delle varie tensioni geopolitiche), l’interesse in Europa verso le criptovalute non mostra segni di cedimento. I cripto-asset, un tempo percepiti quasi esclusivamente come strumento speculativo, stanno conquistando terreno anche come opzione di investimento strategico, sia tra i piccoli risparmiatori sia tra gli investitori ad alta disponibilità.

Un’indagine condotta da Bitpanda Technology Solutions (BTS) in collaborazione con Zeb Consulting (ZC), basata su un campione di 10.000 investitori in 13 Paesi europei, evidenzia come la domanda di asset digitali sia in costante crescita, pur in presenza di ostacoli legati alla conoscenza e alla percezione del rischio.

I risultati principali di questo studio di BTS e ZC (Europe Diving Into Crypto) offrono uno spaccato interessante sulle attuali dinamiche e le prospettive future del mercato europeo delle criptovalute.

Cresce l’interesse, ma resta elevato il potenziale inespresso

Secondo quanto riportato dallo studio, circa un investitore retail su sette detiene oggi criptovalute, mentre un altro 12% dichiara l’intenzione di investire nel prossimo futuro. Tra gli investitori ad alto patrimonio, il 50% ha già allocato fondi in criptomonete o prevede di farlo. Ciò conferma come le criptovalute stiano evolvendo da opzione di nicchia a componente rilevante nei portafogli di un numero crescente di soggetti.

Allo stesso tempo, però, il 67% degli investitori retail europei resta ancora al di fuori del mercato, principalmente a causa della scarsa alfabetizzazione finanziaria o di una percezione del rischio ancora troppo elevata. Proprio su questo fronte, le istituzioni finanziarie hanno un ruolo chiave da giocare: offrire strumenti chiari, formativi e regolamentati per agevolare l’accesso agli asset digitali.

La geografia dell’adozione: centro ed est Europa in accelerazione

Per quanto concerne più specificamente il mercato europeo, il Regno Unito, la Germania e la Francia si confermano i mercati con i volumi crypto più elevati, ma sono la Polonia e l’area dell’Europa centrale e orientale a registrare le dinamiche di crescita più significative. Qui si stima un tasso annuo composto del 5,8% fino al 2027, segnale che l’interesse verso i cripto-asset si sta espandendo ben oltre i confini dei mercati più tradizionali.

Un dato interessante emerge proprio dalla Polonia, dove si contano circa 3 milioni di investitori in criptovalute a fronte di 2 milioni di conti di investimento tradizionali: un'indicazione chiara che la digitalizzazione finanziaria non è solo un trend passeggero, ma un cambiamento strutturale.

Comprare criptovalute: la domanda c’è, ma le banche tradizionali latitano

A fronte di una domanda in crescita, l’offerta non sempre si dimostra all’altezza. Meno della metà delle istituzioni bancarie europee offre oggi servizi legati alle criptovalute, nonostante l’80% degli operatori riconosca l’importanza crescente di questi asset. Questo scollamento sta spingendo molti investitori verso piattaforme cripto-native, anche se una parte rilevante del campione (circa il 30%) preferirebbe accedere agli asset digitali tramite operatori bancari regolamentati.

Oggi, quindi, comprare criptovalute non significa soltanto decidere come investire i propri soldi, ma anche scegliere con attenzione a chi affidarsi. La fiducia nell’intermediario, che si tratti di una banca o di una piattaforma online, conta quanto la scelta dell’investimento stesso. Le istituzioni finanziarie che sapranno cogliere questa opportunità potranno affermarsi come attori centrali in questo particolare segmento di mercato.

Il ruolo del regolamento MiCAR e le prospettive future

A sostenere l’evoluzione del mercato crypto potrebbe contribuire in maniera significativa il regolamento MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation), pensato per armonizzare la normativa europea in materia di cripto-attività. L’entrata in vigore di un quadro normativo più chiaro e uniforme rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la fiducia degli investitori e ridurre gli ostacoli percepiti, soprattutto in termini di trasparenza e sicurezza.

In conclusione, l’adozione delle criptovalute in Europa è in piena espansione, anche se non ancora del tutto consolidata. Le opportunità per investitori e istituzioni sono ampie, ma serviranno strumenti adeguati, competenze specifiche e una regolamentazione solida per rendere il mercato degli asset digitali davvero accessibile su larga scala.




 

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