Scuola e formazione - 26 settembre 2025, 17:54

Torna Unight 2025: il Castello del Valentino si accende con la Notte Europea dei Ricercatori

Sarà la diciannovesima edizione, organizzata dal Politecnico e dall'Università di Torino, pronta a unire Torino con il resto d'Europa

Il cuore del Castello del Valentino si è trasformato, venerdì 26 settembre, in un grande palcoscenico della conoscenza. Nella corte dello storico edificio si è tenuta l’apertura ufficiale di Unight 2025, la nuova edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori.

Un appuntamento che ogni anno unisce Torino al resto d’Europa, celebrando non soltanto i risultati della scienza, ma anche il cammino che porta a conquistarli: fatto di collaborazione, curiosità, tentativi e scoperte inattese. L’iniziativa è stata promossa dal Politecnico di Torino e dall’Università di Torino, con il sostegno della Città di Torino e della Regione Piemonte, a conferma di come la ricerca sia sempre più parte integrante della vita pubblica e della crescita collettiva.

Unight ha così rinnovato il suo spirito: avvicinare cittadini, studenti e famiglie al mondo dei laboratori, mostrando il lato umano e appassionato di chi ogni giorno lavora per disegnare il futuro.

“Un evento torinese che sta diventando regionale, che segna una grande collaborazione tra i due atenei. L’idea è quella di avvicinare la scienza alla società, interagendo con il pubblico e prendendo il ritorno delle voci per farle nostre come consigli per il nostro lavoro. L’obiettivo è mettere un mattoncino per ricostruire una fiducia tra la società e la scienza, e questo è possibile solo mettendosi in gioco” – ha commentato Stefano Sacchi, vicerettore del Politecnico di Torino.

“Siamo alla diciannovesima edizione e la realizziamo in una cornice stupenda come quella del Valentino. In questi anni ho visto molti cambiamenti: l’evento è diventato più partecipato e ha cambiato diversi format, con una crescita anche degli stand e della divulgazione scientifica” – ha osservato Alessandro Zennaro, vicerettore dell’Università di Torino.

“Si respira aria di positività e coinvolgimento che fa capire ai cittadini cosa succede nelle nostre due grandi aree metropolitane. Dobbiamo anche insegnare ai ragazzi a fallire, rialzarsi e non mollare. I nostri due atenei hanno sicuramente dato questa opportunità di realizzarsi a tanti giovani” – ha dichiarato Claudia Porchietto, sottosegretaria della Regione Piemonte.

“L’impegno che mettono i nostri atenei nella città è fondamentale: siamo capitale europea dell’innovazione e, grazie a queste due realtà, abbiamo utilizzato le risorse della Commissione europea per valorizzare il mondo accademico e per cercare di far tornare gli studenti che sono all’estero. So che c’è valore all’interno delle nostre aule, tutte indistintamente, e la location di quest’anno darà un valore aggiunto unico” – ha sottolineato Chiara Foglietta, assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino.


 

Marco D’Agostino

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