Attualità - 30 settembre 2025, 18:59

Comitato Spina 3 in rivolta: dalle promesse alla chiusura di via Del Ridotto

Alcuni servizi spostati in via Cigna, altri a Lucento. Ma il quartiere non ci sta

La chiusura, seppur annunciata, del poliambulatorio di via del Ridotto 9 preoccupa i residenti di Borgo Vittoria e riaccende la ferita mai rimarginata del mancato approdo del poliambulatorio nell’ex Superga di via Verolengo.

“Taglio pesantissimo”

Il Comitato Dora Spina Tre, attivo da vent’anni sul territorio, parla di “taglio pesantissimo” ai servizi di prossimità, soprattutto per anziani e persone fragili. “La perdita di via del Ridotto – scrivono in un comunicato – significa costringere i cittadini a spostarsi per visite e cure di base, in assenza di un presidio sanitario nel quartiere. E tutto questo dopo la Caporetto dell’ex Superga, dove dieci anni fa è naufragato il progetto di poliambulatorio pubblico”.

Non una chiusura, ma un trasferimento?

L’Asl ha annunciato la disdetta del contratto di affitto dell’immobile, troppo oneroso per le casse pubbliche. Alcuni servizi verranno spostati in via Cigna, nell’ex Astanteria Martini, altri a Lucento. L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha garantito più volte che non ci sarà interruzione delle prestazioni e che verranno potenziati i servizi domiciliari.

La petizione dei cittadini

I residenti non si sentono rassicurati. “Andare in via Cigna o a Lucento non è come avere un presidio sotto casa – ribadisce il Comitato – Per un anziano o per chi ha problemi di salute anche 800 metri possono fare la differenza”. Nel frattempo è partita anche una petizione su Change.org per chiedere alla Regione di tornare indietro sulla decisione. A portarla avanti è l’associazione di via Chiesa della Salute, nella persona del presidente Giovanni Scolaro.

Ex Superga, un’occasione mancata

Il caso si intreccia con la lunga vicenda dell’ex fabbrica Superga di via Verolengo, dove per anni era stato promesso un poliambulatorio mai realizzato. L’edificio, ormai destinato a un’associazione privata, rappresenta per gli abitanti “il simbolo delle promesse tradite”. Il Consiglio comunale, nel 2018, aveva chiesto che almeno una parte degli spazi restasse a disposizione del quartiere per attività sociali e culturali non a pagamento.

Una battaglia aperta

Comitati e Circoscrizioni chiedono ora che non venga smantellata la sanità di prossimità. “Vogliamo servizi pubblici, non tagli e trasferimenti – conclude il Comitato Dora Spina Tre – Dopo vent’anni di promesse mancate, non accetteremo che il quartiere resti senza presidi”.

Philippe Versienti

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU