Attualità - 01 ottobre 2025, 11:10

Il Giappone paese ospite al Salone del Libro di Torino nel 2027? La Regione lancia l’amo al Sol Levante

La proposta arriva durante la settimana piemontese nel padiglione Italia all'Expo di Osaka. Un'unione tra i paesi che si vuole rinsaldare anche sui prodotti, carni e vini in primis

Il Giappone paese ospite al Salone del Libro di Torino nel 2027? La Regione lancia l’amo al Sol Levante

Un Piemonte che esporti cultura, in ogni sua forma. Da quella libraria, a quella enogastronomica, a quella imprenditoriale. La Regione mette nel mirino gli obiettivi da portare a casa durante la settimana dell’Expo di Osaka, per rafforzare i rapporti con il Sol Levante in chiave turistica e economica in primis.

Tra le novità emerse c’è quella di accogliere il Giappone come paese ospite al Salone del Libro del 2027, dopo che nel 2026 toccherà alla Grecia. Un invito arrivato dopo un incontro tra l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli con gli editori giapponesi avvenuto oggi, mercoledì 1 ottobre.

“Noi che abbiamo a Torino il più grande evento culturale d’Italia saremo onorati di avere il Giappone come nazione ospite - ha spiegato il presidente Alberto Cirio in un incontro con la stampa all’Ambasciata italiana di Tokyo - L’invito arriva per la ricorrenza dei 160 anni dalla firma del primo accordo diplomatico tra i due stati."  

Un link culturale tra Giappone e Piemonte che arriva anche attraverso i giardini reali delle residenze sabaude e del Museo delle Arti Orientali.

Il patto della carne

E oltre al sapere, il legame del Sol Levante punta a rafforzarsi anche sulle eccellenze del territorio. L’idea è quella di avviare un patto sulla carne attraverso la promozione della wagyū e della Piemontese. Il tutto sull’asse Kobe-Carrù. Città diverse per molti aspetti, in primis per la differenza sostanziale di popolazione (Kobe conta più abitanti di Torino), ma che vuole concretizzarsi, come ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni, attraverso l’incontro tra delegazioni di produttori e con l’invito di rappresentanti giapponesi alla Fiera Nazionale di Carrù. 

Il Barolo viaggia in business

Durante la giornata giapponese sono stati incontrati anche i vertici di Utravel, tra le più grandi agenzie di tour operator privati in Giappone, e di ANA, compagnia di bandiera nipponica che ha riaperto il volo diretto su Milano e ha tre voli sulla vicina Nizza. La delegazione ha chiesto di proporre i vini piemontesi, come il Barolo, in business class.

Mentre l’assessore al Lavoro Elena Chiorino ha portato a conoscenza degli incontri avvenuti nei giorni scorsi sul fronte del tessile con scambi legati all’economia circolare. 

L'incontro all'Ambasciata di Tokyo

Le novità sono state annunciate nella sede dell'ambasciata italiana a Tokyo alla presenza, oltre che dei rappresentanti della Regione, Cirio, Chiarelli, Bongioanni e Chiorino, dell’Ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti, del presidente della Camera di Commercio di Torino Massimiliano Cipolletta, di Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Piemonte, ente presente in missione giapponese con 40 aziende piemontesi, e la Vicerettrice del Politecnico di Torino Silvia Barbero, che ha parlato dell’importanza strategica per l’innovazione dell’ateneo attraverso il Japan Hub di Tokyo e le collaborazioni con oltre 20 università giapponesi.

Giappone e Piemonte in numeri

Mentre i dati economici tra Piemonte e Giappone sono in miglioramento. Nel 2024 l’interscambio commerciale trai due stati ha raggiunto i 12,6 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi generati in Piemonte, che rappresenta il 10% del totale nazionale. Con un traino maggiore sulle esportazioni equivalenti a 723 milioni. E il primo semestre del 2025 in linea con l’andamento dello scorso anno, se non migliore.

Settori in crescita includono: agroalimentare, tessile, legno, carta, petroliferi e farmaceutica, trainati da una domanda giapponese ad alta innovazione.

In Piemonte operano 19 aziende giapponesi con sede legale e 50 siti produttivi che impiegano 5.200 lavoratori, principalmente nei settori manifatturiero e ICT, soprattutto nell’area torinese. Tra le principali: Denso (Poirino), Minebea (Pianezza), Sumiriko e NTT Data (Torino) e Procos (Cameri).

Allo stesso tempo, alcune aziende piemontesi investono in Giappone, come De Agostini (Novara), Sisel (None) e Icona Group (Torino).

Daniele Caponnetto

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