Un altro pezzo automotive in difficoltà, che urla di fronte ai morsi della crisi. Succede ad Avigliana, dove da un mese 46 addetti aspettano lo stipendio.
Come forma di protesta hanno scelto uno sciopero di otto ore sui tre turni, blocco degli straordinari e della flessibilità. Stamani i lavoratori hanno incrociato le braccia e svolto un presidio ai cancelli della fabbrica.
I delegati della Uilm denunciano che episodi analoghi, con ritardi, mancati pagamenti o pagamenti parziali dei salari si erano già verificati nei mesi scorsi. A inizio anno l’azienda aveva saldato solo metà delle tredicesime, a maggio si sono accumulate due mensilità non versate. I lavoratori denunciano che a questo si sommano condizioni di lavoro sempre più precarie, legate a un’incuria generale che, oltre a vari disagi per i lavoratori, porta anche alla mancata pulizia dei bagni e degli spazi comuni.
“Il comportamento dell’azienda è inaccettabile e dimostra scarso rispetto nei confronti dei lavoratori - dice il funzionario Uilm Torino, Mario Alfiero -. Oltre al mancato pagamento degli stipendi, nei mesi scorsi si sono aggiunti provvedimenti disciplinari immotivati e, nel periodo invernale, interi turni svolti al freddo a causa della rottura dell’impianto di riscaldamento, che a quanto ci risulta non è ancora stato riparato. È una situazione insostenibile, abbiamo già richiesto l’intervento dell’ispettorato del lavoro”.