Attualità - 01 ottobre 2025, 13:27

Dai dazi alle guerre, il grido d'allarme degli ambulanti di Torino: "Serve aiuto, se no i mercati chiudono"

Chiavarino replica: "Coi cantieri Pnrr portato ammodernamenti e messa a norma"

Il mercato di Porta Palazzo

Il mercato di Porta Palazzo

Chi prima faceva la spesa, ora compra un chilo di pesche. Chi acquistava un paio di scarpe, oggi le prova tra i banchi e poi finalizza su Amazon. Sono questi due esempi che ben raccontano le crisi dei mercati di Torino. 

"I mercati sono destinati a chiudere"

A denunciare la sofferenza del settore, in modo ancora più forte, è il presidente nazionale del Goia Fenapi Giancarlo Nardozzi: "Abbiamo bisogno di attenzione e aiuto: se ci lasciate andare così, i mercati sono destinati a chiudere, soprattutto gli extra alimentari. Io non ho mai visto tragedia così". Un appello accorato rivolto all'assessore al Commercio Paolo Chiavarino, durante la Commissione in Comune.

I problemi 

I problemi sono tanti. A partire dall'instabilità geopolitica - dalla guerra in Ucraina al genocidio in corso a Gaza, fino ai dazi di Trump - che frena gli acquisti. "C'è una grande sensazione di malessere nelle piazze. Le crisi attuali ci hanno colpito a livello di incassi".

In parallelo per il sindacato i numerosi cantieri aperti - da piazza Campanella a piazza Benefica, piazza Guala e corso Brunelleschi - complice i fondi del Pnrr da usare entro metà 2026 "hanno creato una perdita non indifferente: chiediamo aiuto, senza fare guerre" ha concluso Nardozzi. 

Altro tema quello della carenza di personale negli uffici del Commercio del Comune di Torino. A fargli eco Gregory Massa del Goia Fenapi, che per contrastare in parte la crisi ha proposto di creare "Duc - Distretti Urbani del Commercio, con il coinvolgimento dei mercati. Servono poi agevolazioni e sgravi per chi organizza eventi nella aree periferiche di Torino".

Chiavarino: "Al lavoro sui mercati"

"Ci sono criticità - ha replicato l'assessore al Commercio Paolo Chiavarino - per mancanza di personale negli uffici comunali: per gestire le pratiche servirebbero una sessantina di persone in più. Abbiamo perso funzionari e dirigenti esperti che sono andati in pensione oppure nel privato". 

"Sui cantieri Pnrr - ha aggiunto -, ci sono stati inevitabilmente disagi e abbiamo cercato di contenerli, lavorando per fasi e senza mai interrompere i lavori, ma ci sono molti aspetti positivi, soprattutto per quanto riguarda l’ammodernamento e la messa a norma dei mercati, con rinnovati impianti elettrici e idrici e nuovi bagni, anche accessibili a persone con disabilità".

Cinzia Gatti

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