Politica - 07 ottobre 2025, 11:47

Piemonte capofila del nuovo progetto interregionale “Common Ground 2” contro sfruttamento lavorativo e caporalato

Il presidente Cirio: "È una battaglia di civiltà che portiamo avanti con determinazione, perché nessuno debba subire condizioni di sfruttamento e perché il lavoro sia davvero giusto”

Foto d'archivio

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La Giunta regionale del Piemonte ha approvato oggi la delibera di avvio dell'iter per la partecipazione a “Common Ground 2 - Azioni interregionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo dei cittadini di paesi terzi e di sostegno alle vittime di tale sfruttamento e di caporalato”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il progetto, per un valore complessivo di 15 milioni di euro finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027, vede nuovamente la Regione Piemonte in qualità di capofila, insieme a Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Veneto. Il budget destinato al Piemonte ammonta a oltre 4,2 milioni di euro, comprensivi delle risorse necessarie al coordinamento e al controllo delle attività progettuali.

“Questo progetto conferma la capacità del Piemonte di fare squadra con altre Regioni e con il Governo per affrontare temi che incidono profondamente sulla dignità delle persone e sulla legalità nel lavoro – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - È una battaglia di civiltà che portiamo avanti con determinazione, perché nessuno debba subire condizioni di sfruttamento e perché il lavoro sia davvero giusto”.

L’obiettivo è di consolidare il modello di governance interregionale a trazione pubblica, valorizzando il ruolo del Piemonte come riferimento nazionale per la costruzione di un sistema stabile di prevenzione e contrasto al caporalato.

La Regione coordinerà anche le attività di gestione e controllo (Work Package 0), comprendenti la rendicontazione delle spese, le verifiche amministrativo-contabili e il monitoraggio legale e tecnico delle procedure di affidamento.

“Il Piemonte conferma il suo ruolo di riferimento a livello nazionale nelle politiche di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato – aggiunge l’assessore regionale alla Sicurezza e Immigrazione, Enrico Bussalino -. Con Common Ground 2 intendiamo consolidare i risultati raggiunti e rafforzare un sistema pubblico di tutela dei lavoratori, di sostegno alle vittime e di collaborazione con gli enti territoriali e le forze di controllo. Si tratta di un passo fondamentale per garantire dignità e legalità nel mondo del lavoro e per ribadire con forza che in Piemonte non c’è spazio per sfruttamento e illegalità”.

“Con il progetto “Common Ground 2” è motivo d’orgoglio per il Piemonte aver saputo dare  continuità e trasformare in modello nazionale le esperienze virtuose sviluppate dal basso sui territori per garantire trasparenza, legalità e qualità al lavoro stagionale – commenta l’assessore regionale al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e pesca, Parchi, Paolo Bongioanni -. È un altro passo importante affinché chi sceglie i prodotti d’eccellenza della nostra agricoltura sappia che lo sono anche sul profilo etico e in tutti gli anelli della filiera”.

Il progetto prosegue l’esperienza positiva del precedente “Common Ground – Azioni interregionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e di sostegno alle vittime”, avviato nel 2023 e concluso nel settembre 2025, che aveva permesso di sviluppare azioni integrate di orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro e inclusione per potenziali vittime e vittime accertate di sfruttamento lavorativo, oltre al rafforzamento delle reti territoriali e alla collaborazione tra enti pubblici, privati e forze di vigilanza.

comunicato stampa

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