Torino chiama, ma Roma al momento non risponde. L'assessore alla Mobilità Chiara Foglietta lunedì scorso ha avuto l'ennesimo confronto al Ministero dei Trasporti per la futura linea 12. All'appello mancano infatti 53 milioni di euro ma, come chiarito oggi pomeriggio in commissione dall'esponente della Giunta, dal Governo "non hanno dato garanzie e non hanno risposto alla lettera di richiesta" di finanziamenti aggiuntivi.
Liardo (FdI): "No ad opera a metà"
Il Ministero ha destinato per l'opera 221 milioni di euro, nel 2023. Ma il tempo trascorso tra il progetto e la fase esecutiva ha portato a un rincaro di 53 milioni. E la mancanza di fondi ha acceso lo scontro politico, con il consigliere di Fratelli d'Italia Enzo Liardo che lanciato una provocazione: "Preferisco rinunciare a tutti gli stanziamenti piuttosto che fare un'opera a metà, come accaduto con piazza Baldissera e il tunnel di corso Spezia".
"Non si rinuncia ad un'opera strategica"
"Se non ci sono i 53 milioni di euro, ridiamo tutti i soldi indietro" ha concluso l'esponente di FdI. Una posizione non condivisa da Foglietta, che ha replicato: "Non credo sia una scelta intelligente rinunciare a questo modello di trasporto pubblico di massa, così come ad un'opera strategica: dovremmo provare a fare fronte comune" politico.
Su quest'ultimo aspetto, la Regione ha approvato un atto che impegna l'assessore Marco Gabusi a sostenere la richiesta di fondi aggiuntivi. Nel frattempo però, come chiarito da Foglietta, "noi proseguiamo la nostra attività".
Il nuovo progetto
La Città ha ribadito il proprio impegno a portare avanti l'ultimo progetto presentato a metà settembre, che non tocca la Spina Reale. È stato quindi tenuto il tracciato originale, ma eliminate una delle fermate previste al centro della Spina e costruendo quelle di largo Giachino e Cesalpino/Cantoira in modo meno impattante e senza forare lo spazio pedonale.
Saranno uscite simili a quelle della metro su corso Francia e saranno fuori dallo spazio della Spina. Una proposta che però non comprime i costi perché le fermate saranno sotterranee e simili a quelle di una metropolitana, e si dovrà, quindi, intervenire su illuminazione e aerazione.