B. di Milano / Falchera - 10 ottobre 2025, 12:10

Anziano aggredito da due pitbull al Sempione: "Sono usciti dalle piscine abbandonate"

Il parco invaso da tossici e pusher. Marino (FdI): “Denunciamo da tempo, ma il degrado resta”

A sinistra la mano fasciata del pensionato, a destra il cane dell'uomo ferito

A sinistra la mano fasciata del pensionato, a destra il cane dell'uomo ferito

Doveva essere una tranquilla passeggiata pomeridiana con il suo cane, ma ben presto si è trasformata in un incubo. Martedì pomeriggio, un pensionato di 80 anni è stato aggredito da due pitbull usciti da un varco della recinzione che circonda le ex piscine del parco Sempione, in Barriera di Milano. Da tempo, è noto a tutti, l’area è diventata un rifugio di spacciatori e tossicodipendenti tra degrado, risse e bivacchi notturni.

"Morso alla mano"

Secondo la ricostruzione, i due cani sono fuggiti da uno dei tanti buchi nella recinzione e si sono avventati sul cane dell’anziano. Nel tentativo di difenderlo, l'uomo è stato a sua volta morso (alla mano). Ferito ma non in pericolo di vita, è stato trasportato al pronto soccorso, dove i medici gli hanno suturato le ferite. Anche il quattro zampe è stato medicato dal veterinario.

L’episodio riaccende le polemiche

"Questi cani hanno già creato problemi in passato – spiega Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 -, e abbiamo segnalato più volte la loro presenza alle forze dell’ordine. Se al posto di quell’anziano ci fosse stato un bambino, oggi parleremmo di una tragedia. Cani simili, in mano a certe persone, diventano vere e proprie armi".

In Circoscrizione 6 sono già state presentate due interpellanze per chiedere interventi urgenti: la prima sul circolo di via Desana, teatro di continue risse e schiamazzi; la seconda proprio sul tratto tra il parco Sempione e via Boccherini, oggi simbolo del degrado e dell’insicurezza.

Le tende

Che il tema sicurezza non sia nuovo lo si capisce anche da un'altra denuncia: quella sul ritorno delle tende e delle baracche, lungo il lato delle ex fabbriche Carlin e Gondrand. Per accedervi i disperati bypassano le lamiere sul lato di corso Venezia. Praticamente un gioco di ragazzi per quella che, nonostante i puntualissimi controlli delle forze dell'ordine, resta ufficialmente una terra di nessuno. "Ci affidiamo ai cantieri della metro 2, nostra grande speranza" continua il presidente Valerio Lomanto.

ph.ver.

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