La Regione Piemonte considera strategici i Distretti del Commercio e continuerà a sostenerli negli anni a venire: l’assessore al Commercio Paolo Bongioanni lo ha confermato durante il convegno-dibattito organizzato oggi pomeriggio nella sede della città metropolitana di Torino per tracciare un bilancio dei primi quattro anni di attività dei Distretti ma, soprattutto, per disegnare il loro futuro. “In assessorato abbiamo istituito il tavolo del commercio – ha precisato Bongioanni – e, se il percorso sarà condiviso, il rifinanziamento della misura sarà uno degli impegni prioritari dell’assessorato”.
“Apprezziamo – ha detto Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – le parole dell’assessore Bongioanni. In questi quattro anni i Distretti hanno dato buona prova. Ora questa azione deve essere consolidata, attraverso l’inserimento della misura dei Distretti nella programmazione ordinaria delle politiche di sviluppo nazionali e locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali. Il sostegno alle micro e piccole imprese di prossimità è, infatti, necessario per garantire servizi adeguati per i cittadini, qualificazione dello spazio urbano, sicurezza e attrattività dei territori che sono gli elementi fondamentali per garantire lo sviluppo economico e sociale e una buona qualità della vita”.
Luca Tamini, docente al Politecnico di Milano ed esperto di economia territoriale, ha illustrato le esperienze dei Distretti del commercio in altre regioni, come la Lombardia dove sono attivi da oltre diciotto anni, Friuli, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Campania, Toscana.
Nel corso del convegno sono emersi dati particolarmente significativi sull’esperienza piemontese, illustrati da Carlo Chiama, direttore di Confesercenti, ed Ermanno Torre, di Arecom: per il periodo 2020 – 2027 sono stati stanziati 30 milioni di euro, di cui quasi 8 di contributi a fondo perduto per le imprese del commercio; a oggi oggi sono attivi 94 Distretti – urbani (cioè costituiti da un solo Comune) o diffusi (che raggruppano più Comuni) – che coinvolgono circa la metà delle amministrazioni comunali del Piemonte. Grazie a queste risorse è stato possibile realizzare operazioni di riqualificazione urbana, interventi di miglioramento dei negozi, processi di innovazione tecnologica e digitale, formazione per gli imprenditori, azioni di comunicazione e marketing territoriale; tutto questi interventi hanno fatto da moltiplicatore a beneficio dell’economia locale. “Per proseguire questo percorso virtuoso, auspichiamo – ha detto Chiama – il rinnovo del protocollo d’Intesa sui Distretti con la Regione Piemonte e con Unioncamere”.
Valutazione positiva dell’esperienza dei Distretti anche da parte della Città metropolitana. Per il vicesindaco Jacopo Suppo “i Distretti hanno consentito di rilanciare e valorizzare il commercio di vicinato specialmente nei piccoli e piccolissimi comuni, che sono la maggioranza nell’area metropolitana; la presenza di negozi in queste realtà può fare la differenza per la qualità della vita dei cittadini e per l’economia del territorio”. Nel suo intervento Sonia Cambursano, consigliera delegata allo Sviluppo economico, ha evidenziato la necessità che “la politica dei Distretti, che sta dando ottimi risultati, sia sempre più integrata con le altre politiche di sviluppo locale, come ad esempio quella dei Distretti del cibo“.
Analogo apprezzamento è venuto da Elena Franco, componente del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo: “Dal 2022 la Fondazione Compagnia di San Paolo accompagna in modo costante lo sviluppo dei Distretti del Commercio in Piemonte, riconoscendone il ruolo strategico nella rigenerazione urbana, nella valorizzazione delle economie di prossimità, nel contrasto alle diseguaglianze territoriali. Questo impegno si è concretizzato attraverso la sottoscrizione di due protocolli d’intesa con Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, rispettivamente per i bienni 2022-2023 e 2024-2025, che hanno definito un percorso di collaborazione finalizzato al rafforzamento dei distretti e al consolidamento delle reti territoriali”.
Secondo Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di Commercio, “bisogna invertire la tendenza alla desertificazione commerciale; ogni negozio che chiude non rappresenta solo un problema economico ma anche sociale. Dunque, una misura come i Distretti può contribuire a contrastare il fenomeno. La misura deve diventare strutturale. Su questo la Camera di Commercio ha fatto e farà la propria parte”.
Nico Gronchi, presidente di Confesercenti nazionale, ha sottolineato come l’esperienza dei Distretti riguardi ormai tante Regioni: “C’è ormai bisogno di una regia nazionale che coordini le iniziative; in questo senso abbiamo proposto al governo l’istituzione di un fondo nazionale per la rigenerazione urbana; sono necessarie – ha concluso – politiche territoriali in grado e di sostenere le attività di vicinato, che hanno un ruolo non solo economico ma anche sociale e di comunità”.