Yann Tiersen sarà alle OGR Torino il 7 marzo 2026 con una performance che fonde piano solo ed elettronica per presentare dal vivo il nuovo doppio album Rathlin from a Distance | The Liquid Hour (Mute / PIAS). Con il suo inconfondibile stile, Tiersen esplora sonorità intime e sperimentali, portando il pubblico in un viaggio musicale tra melodie evocative e paesaggi sonori elettronici. Un’occasione per scoprire dal vivo la nuova direzione artistica del celebre compositore francese, tra introspezione e tensione politica, poesia e radicalità sonora.
In un’epoca di urgenza climatica, Yann Tiersen ridefinisce il concetto di tournée e sfida le norme capitalistiche. Un primo assaggio è ascrivibile al suo recente tour invernale, durante il quale ha attraversato l’Europa – da Brest a Tallinn – accompagnato solamente dal suo cane e guidando a non più di 60 km/h con il suo furgone, evitando hotel e camerini e chiedendo ospitalità a persone comuni.
Un’esperienza che ha segnato profondamente la sua musica e il suo rapporto con la natura: Tiersen ha inoltre viaggiato a bordo della sua barca a vela Ninnog, navigando tra Irlanda, Isole Faroe, Scozia, Shetland, Galles e Cornovaglia, portando la propria musica in luoghi straordinari e contesti intimi, in dialogo diretto con comunità e organizzatori locali.
Il nuovo progetto Rathlin from a Distance | The Liquid Hour si articola in due capitoli complementari, che riflettono le due anime di Yann Tiersen. Rathlin from a Distance raccoglie otto brani per pianoforte, ispirati ai luoghi attraversati durante il suo viaggio in barca a vela nel 2023: dall’isola di Rathlin, che dà il titolo al disco, al Faro di Fastnet, alle Isole Faroe e alle acque del Canale di Caledonia in Scozia. Un itinerario sonoro e interiore che trasforma il paesaggio in meditazione, la rotta in introspezione. The Liquid Hour, invece, ne rappresenta il contrappunto elettrico: un’immersione nell’elettronica e nella psichedelia, dove ritmi ipnotici e texture ambient ampliano i confini espressivi dell’artista, portandone la ricerca verso territori più visionari e politici. Scrive Tiersen:
“C'è qualcosa di trasformativo nello stare immersi in mare. Lontano dal rumore e dal peso del mondo, ci si ritrova con le forze grezze e indomite della natura – e con sé stessi. È uno spazio in cui puoi iniziare a mettere in discussione le tue convinzioni, la tua identità, persino la persona che pensavi di essere. Rathlin from a Distance nasce da questa esperienza. Ogni brano è legato a un luogo visitato, ma anche a un momento di meditazione. È come se avessi tracciato mappe del sé, un invito a connettersi e a trovare conforto nell’autenticità che deriva dall’affrontare le forze che ci circondano – e dentro di noi.”