Cultura e spettacoli - 17 ottobre 2025, 07:12

Firmato patto di collaborazione per la riapertura dell’Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 2

Formeduca, Anpi e Aris firmano con la Città di Torino un quinquennale per valorizzare il patrimonio del territorio

Cascina Giajone

Cascina Giajone

L’Ecomuseo Urbano della Circoscrizione 2, negli spazi della cascina Il Giajone in via Guido Reni 102, si prepara a una nuova vita grazie a un patto di collaborazione firmato tra la Città di Torino e le associazioni Formeduca Aps, Aris Aps e Anpi Sezione Leo Lanfranco. L’accordo, approvato ufficialmente dal Consiglio, rappresenta un modello di gestione condivisa dei beni comuni urbani, in linea con il Regolamento numero 391 sul governo partecipato degli spazi pubblici cittadini.

Un progetto nato dalla cittadinanza attiva

Il Patto si fonda sul principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’articolo 118 della Costituzione, che riconosce il ruolo dei cittadini e delle associazioni nel prendersi cura dei beni comuni. Dopo un lungo percorso di co-progettazione iniziato nel 2023, la proposta è stata valutata positivamente dal Tavolo Tecnico dei Beni Comuni e dalla Circoscrizione 2, che ne ha confermato la fattibilità tecnica e amministrativa.

Il progetto prevede la riapertura e gestione condivisa dell’Ecomuseo, la cura degli spazi e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio. La sede individuata comprende una sala polivalente, due uffici, un corridoio di disimpegno e un piccolo servizio igienico, che saranno destinati ad attività espositive, didattiche, culturali e di archivio.

Raia: “Un gesto politico e civile”

Tra i promotori e sostenitori del progetto, il coordinatore al Bilancio della Circoscrizione 2, Federico Raia, sottolinea l’importanza del risultato raggiunto: “L’approvazione del patto di collaborazione per la riapertura dell’Ecomuseo è una notizia che mi emoziona profondamente. È il coronamento di un lavoro collettivo, paziente e appassionato, che ha visto nascere un’alleanza concreta tra istituzioni e associazioni, tra memoria e futuro”.

Raia definisce l’accordo “un gesto politico e civile”, che restituisce alla cittadinanza uno spazio di cultura, partecipazione e memoria: “Riaprire l’Ecomuseo significa ridare voce ai quartieri, valorizzare la memoria popolare e rigenerare uno spazio pubblico attraverso la cultura e la collaborazione. È la prova che quando politica, volontariato e cittadinanza attiva camminano insieme, nascono cose belle e durature”.

Cinque anni di collaborazione 

Il Patto, della durata di cinque anni, si fonda sui principi di antifascismo, antirazzismo, antisessismo e partecipazione democratica. Le associazioni coinvolte lavoreranno in sinergia con la Circoscrizione 2 per organizzare mostre, laboratori, percorsi educativi e iniziative pubbliche volte a promuovere la conoscenza del territorio e della sua storia.

Saranno inoltre realizzate attività di catalogazione e valorizzazione del materiale archivistico dell’Ecomuseo, per renderlo accessibile a studenti, studiosi e cittadini.
L’obiettivo è creare un punto di riferimento per la memoria collettiva e la formazione civica, aperto a tutte e tutti. Un progetto che - come ricorda Raia - “non è solo un’iniziativa culturale, ma un atto d’amore verso la comunità e verso Torino”.

"L'obiettivo è catalogare il materiale, condividere memorie e valorizzare le identità del quartiere Mirafiori - racconta Alessandro La Noce, presidente Formeduca e direttivo Anpi -. Le attività sono rivolte a persone di ogni età, avremo una cabina di regia costituita da rappresentanti della Circoscrizione e delle associazioni che si riunirà ogni sei mesi per stabilire il da farsi. L'accordo, al momento con Aris e Anpi, garantisce un presidio anche nella ex Circoscrizione 10 e ci permetterà di proporre iniziative itineranti e non solo in via Guido Reni". 

Philippe Versienti

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