Cronaca - 18 ottobre 2025, 09:07

Incidente in corso Massimo d'Azeglio: 41enne muore sul cantiere Pnrr di Torino Esposizioni

Lascia la moglie e tre figli. Lo Russo: "Una giornata drammatica per la città"

Il cantiere di Torino Esposizioni

Il cantiere di Torino Esposizioni

Ancora una vittima sul lavoro. Questa mattina, sabato 18 ottobre, in corso Massimo D’Azeglio 17, un operaio di 41 anni è morto in seguito a un grave incidente avvenuto all'interno del cantiere di Torino Esposizioni realizzato con fondi Pnrr. Le cause dell’incidente sono oggetto di accertamenti da parte delle autorità competenti che stanno ricostruendo la dinamica e verificando il rispetto delle misure di sicurezza attraverso gli operatori dello Spresal.

L’uomo è stato soccorso dal 118 di Azienda Zero pochi minuti prima delle 8: l’equipe dell’ambulanza medicalizzata lo ha trovato in arresto cardiaco. Nonostante le manovre di rianimazione per il lavoratore non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul posto. 

Padre di tre figli, a Torino per lavoro

La vittima è Andy Mwachoko, di origini nigeriane. Un operaio dipendente della ditta Cobar di Altamura, in Puglia, che porta avanti decine di cantieri Pnrr in giro per l’Italia. Andy era qui a Torino per lavorare, ma risiedeva in Puglia dove viveva con la moglie e tre figli.  Con ogni probabilità stava movimentando reti metalliche contenenti materiali edili con una gru. Queste si sarebbero sganciate e lo avrebbero travolto. 

"Non riusciamo a reggere il pensiero di un altro padre di famiglia morto questa mattina per l’incidente nel cantiere di Torino Esposizioni. Andy Mwachoko, 42 anni, arrivava dalla Nigeria, aveva tre figli e una moglie che non lo vedranno tornare a casa - dice l'arcivescovo di Torino, cardinale Roberto Repole -. Non abbiamo elementi per comprendere se vi siano responsabilità in questa ennesima morte bianca a Torino, che sconvolge anche i datori di lavoro, ma scorrendo l’elenco dei caduti nei cantieri e al di là della tragedia di questa mattina è doloroso constatare che le vittime sono spesso persone fragili e poco pagate. La morte di un altro lavoratore ci impone di compiere un esame di coscienza collettivo, se il benessere di cui godiamo non sia spesso pagato soprattutto dai fragili: le persone valgono immensamente più del denaro, molto più delle cose materiali e credo che su questo punto abbiamo tutti l'urgente dovere di vigilare".

Lo Russo: "Giornata drammatica"

"Una giornata drammatica per la città - ha espresso così il suo cordoglio il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo- Esprimo la mia vicinanza alla famiglia. Una tragedia per Torino che ci colpisce moltissimo." "Un evento drammatico che colpisce la città e tutta la comunità democratica", aggiungono congiuntamente i rappresentanti del Pd di Torino.

"Purtroppo l'ennesima vittima di una strage quotidiana - hanno commentato la notizia Marco Grimaldi, Vicecapogruppo AVS alla Camera, Alice Ravinale, capogruppo Avs in consiglio regionale  e Sara Diena, capogruppo in Comune SE- Siamo consapevoli che contro le morti sul lavoro non bastano parole di circostanza, ma serve un impegno concreto e collettivo."

25 vittime sul lavoro, dato in crescita

Si tratta di un'altra vittima sul lavoro in città, dopo i molti casi registrati a Torino e cintura nell'ultimo anno. Secondo quanto riporta la Cisl sono 25 da inizio anno le persone che hanno perso la vita in ambito lavorativo, in aumento rispetto all’anno precedente. "Quello che sta succedendo nei posti di lavoro è di una gravità inaudita - sostiene Giuseppe Filippone, segretario generale della Cisl Torino-Canavese - I lavoratori continuano a morire nonostante gli appelli e i richiami al rispetto delle regole, le denunce e i buoni propositi." 

"Questa nuova, inaccettabile tragedia ci lascia sgomenti. I cantieri si dimostrano purtroppo uno dei luoghi di lavoro più pericolosi, anche quelli più strutturati e monitorati. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e dei suoi colleghi", aggiungono i segretari generali della Filca-Cisl Piemonte, Mario De Lellis e della Filca-Cisl Torino, Vittorio Di Vito.

Mentre la  presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia Chiara Gribaudo evidenzia come si tratti del terzo morto da settembre, nella sola provincia di Torino: "Le morti sul lavoro sono una piaga - commenta l'esponente dem riprendendo l'appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella - mentre la sicurezza è un diritto da far rispettare a tutti i costi."

Il modello "patente a crediti" che non funziona

"Le gru continuano a fare strage di lavoratori nel Torinese – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – confermando ancora una volta l’edilizia come uno dei settori più a rischio per l’incolumità di chi ci opera, anche all’interno delle grandi opere. La ‘patente a crediti’ così come è attualmente strutturata non appare uno strumento adeguato per un’effettiva prevenzione, così come vanno riviste le normative su caduta dall’alto e formazione di lavoratori e datori di lavoro".

Terribile conta da inizio anno
Serve una politica coerente e coordinata, che unisca formazione, vigilanza, qualificazione delle imprese e piena applicazione dei contratti. Solo un sistema integrato tra istituzioni, Inail, Spresal e una sempre più essenziale Procura del Lavoro può garantire che la tutela della vita non resti affidata alla buona volontà o alla fortuna”, dichiara Sarah Pantò, segreteria Cgil Torino. “Finché non si agirà davvero in questa direzione – e non con provvedimenti che rinviano risorse e responsabilità – continueremo a contare morti sul lavoro, giorno dopo giorno. Per questo la CGIL di Torino metterà in campo tutte le iniziative necessarie, fino alla mobilitazione, perché si affronti finalmente con serietà e coraggio l’emergenza sicurezza, restituendo valore alla vita e dignità al lavoro”.

Andy era un lavoratore iscritto alla Fillea Cgil: esprimiamo il nostro cordoglio, la nostra vicinanza e le nostre condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari per un momento così doloroso. Ciononostante, non riusciamo a non provare rabbia per un altra tragica morte all’interno di un cantiere edile  “pubblico” a Torino”, dichiara Massimo Cogliandro, segretario generale Fillea Cgil Torino e Piemonte. “Il committente del cantiere, infatti è una società che fa capo alla Regione Piemonte: torna, inesorabilmente, il tema della “qualità delle committenze pubbliche”, che oggi spesso si curano solo di spendere poco e lavorare in fretta, senza preoccuparsi troppo della qualità del lavoro, della trasparenza o della sicurezza. A breve dovremmo firmare un protocollo sulle opere pubbliche con il Comune di Torino, poi sarà la volta della Regione. Il nodo però è poi farli rispettare”.  

"La lunga scia di morti sul lavoro nell’edilizia piemontese è inaccettabile – dichiara Claudio Papa, neo segretario del sindacato edile FenealUil Piemonte -. L’ennesimo infortunio mortale, accaduto di sabato mattina in uno dei tanti cantieri finanziati dal Pnrr che si devono concludere entro il 2026, deve essere ulteriore motivo di riflessione".

Daniele Caponnetto

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