Cronaca - 20 ottobre 2025, 10:07

La Polizia Penitenziaria sventa tre tentativi di lancio di materiale illecito dentro il carcere di Torino

Rinvenuti e sequestrati 300 grammi di hashish,  20 grammi di cocaina, uno smartphone e due microtelefoni di piccole dimensioni

Foto d'archivio del carcere delle Vallette di Torino

Foto d'archivio del carcere delle Vallette di Torino

Grazie al tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Torino ieri 19 ottobre sono stati rinvenuti e sequestrati:
    •    300 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish;
    •    20 grammi di sostanza stupefacente presumibilmente cocaina;
    •    1 smartphone;
    •    2 microtelefoni di piccole dimensioni.
Il materiale era stato lanciato dall’esterno del perimetro carcerario con l’evidente intento di farlo giungere nelle mani dei detenuti. L’operazione conferma ancora una volta l’impegno e la professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, quotidianamente impegnati nel contrasto all’introduzione di droga, telefoni e altri oggetti non consentiti all’interno degli istituti di pena.
"Ancora una volta – dichiara Leo Beneduci Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) – la Polizia Penitenziaria dimostra di essere l’unico vero baluardo di legalità nelle carceri italiane, nonostante gravi carenze di organico e l’assenza di strumenti adeguati di prevenzione e sicurezza."
"A tal proposito - aggiunge il sindacalista - da tempo denunciamo che la stragrande maggioranza degli istituti penitenziari sul territorio  sono diventati delle vere e proprie piazze di spaccio e call center illegali, da cui la criminalità organizzata impartisce ordini e gestisce traffici illeciti grazie a telefoni cellulari introdotti clandestinamente. È inaccettabile che lo Stato di  fatto  consenta  una così evidente e grave deriva. Servono immediati investimenti in sicurezza, il potenziamento organico  del personale di Polizia Penitenziaria, tra l'altro  ad oggi privo di preparazione idonea a contrastare il traffico di stupefacenti,  nonchè l’installazione di sistemi anti–droni. Senza interventi concreti, le carceri continueranno a essere un terreno di espansione criminale e un pericolo per l’intera società.»
"Altrettanto - conclude il sindacalista -  rinnoviamo l'appello ai vertici politici del Dicastero della Giustizia quali il Ministro Nordio e il Sottosegretario Delmastro,  affinché vengano adottate misure urgenti e strutturali a tutela del lavoro e  della dignità del personale di Polizia Penitenziaria di fatto abbandonato a se stesso in quanto ad organizzazione e   presidi di sicurezza interni".

comunicato stampa

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