Viabilità e trasporti - 22 ottobre 2025, 17:05

Torino scava nel futuro: la nuova Idropolitana pronta a rivoluzionare la rete delle acque

Una galleria sotterranea lunga 14 chilometri. Obiettivo: più efficienza e migliorare la qualità dell'ambiente

La nuova Idropolitana pronta a rivoluzionare la rete delle acque (foto d'archivio)

La nuova Idropolitana pronta a rivoluzionare la rete delle acque (foto d'archivio)

Un tunnel sotterraneo che attraverserà Torino da nord a sud, a 20 metri di profondità, per potenziare la rete fognaria cittadina e prepararla alle sfide climatiche del futuro. È la nuova Idropolitana, il grande collettore che corre sotto la città per 14 chilometri, con un diametro di 4,2 metri, e che promette di cambiare radicalmente la gestione delle acque torinesi.

Un'infrastruttura per il clima e per la città

L'opera nasce con un duplice obiettivo: adeguare la rete alle mutate condizioni climatiche e garantire una manutenzione efficace al vecchio collettore, in funzione da oltre cinquant'anni. L'attuale infrastruttura, infatti, non permette interventi agevoli e risulta ormai insufficiente per gestire la crescente quantità di acqua piovana dovuta agli eventi meteorici estremi.

Con la nuova Idropolitana, Torino potrà dunque raccogliere e convogliare una quantità maggiore di acque usate e meteoriche, restituendole più pulite all'ambiente e riducendo il rischio di allagamenti.

Dal Parco Colletta a corso Unità d'Italia

Come spiegano i tecnici di Smat, la galleria parte dal Parco della Colletta, nei pressi del fiume Stura, attraversa il Parco Arrivore e prosegue sotto la città fino a corso Unità d'Italia. Si tratta di un percorso studiato nel dettaglio, con profondità superiori rispetto al collettore precedente, per connettere in modo più efficiente le diverse realtà urbane.

Il direttore dei lavori, Andrea Baldan, spiega che la durata complessiva dell'intervento sarà di quattro anni per un valore superiore ai 120 milioni di euro: a oggi è stato completato circa l'8% dei lavori. Oltre alla galleria principale, sono state realizzate 54 camere e pozzi che consentiranno di alleggerire la rete superficiale esistente.

Una talpa da 160 metri: viabilità modificata in Circoscrizione 7

Gli scavi sono iniziati il 3 giugno con l'impiego di una macchina scavatrice lunga 160 metri, capace di avanzare fino a 330 metri al mese. Per permettere i lavori, sono stati rimossi alcuni alberi ma Smat ha già previsto interventi di ripristino e riforestazione delle aree verdi interessate.

Attualmente il progetto è presentato nelle varie Circoscrizioni della città, tra cui la Settima per verificare l'avanzamento dei lavori. L'impatto maggiore si concentrerà nell'area compresa tra via Varano, Lungo Dora e corso Novara. Sul corso non sono previsti interventi diretti, ma la rotatoria e alcuni tratti del Lungo Dora subiranno deviazioni temporanee verso via Varano. Le modifiche alla viabilità saranno più significative tra novembre e gennaio, mentre da marzo a ottobre verrà ripristinata la doppia circolazione su entrambi gli assi stradali.

Un'opera condivisa con il territorio

Il progetto è frutto di un costante confronto con la Circoscrizione 7. "Si tratta di un lavoro estremamente importante per il futuro di Torino – ha sottolineato il presidente Luca DeriConsentirà alla città di rispondere in modo concreto alle nuove emergenze climatiche. Speriamo che i lavori possano concludersi nei tempi previsti".

Soddisfazione anche da parte della coordinatrice al Verde, Marta Sara Inì: "Siamo contenti dell'opera e del dialogo costante con Smat. Verrà ripristinata la parte arborea toccata e rifatta la rotatoria del Lungo Dora, con una nuova sistemazione del verde che darà un volto rinnovato alla piazza".

Marco D’Agostino

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