I cittadini di Borgo Vittoria e Madonna di Campagna sono in mobilitazione per difendere il poliambulatorio Asl di via del Ridotto, la cui chiusura definitiva è stata disposta dalla Regione Piemonte a partire da aprile 2026.
In poche settimane la petizione popolare lanciata online e in presenza è arrivata a quasi 2mila firme: più di mille digitali, in continuo aggiornamento, e oltre ottocento cartacee. L’iniziativa si avvia ora alla conclusione: "Siamo in dirittura d’arrivo - spiegano i promotori -, chiuderemo la raccolta entro una settimana per poi consegnare le firme in Regione, dove chiediamo un confronto vero e immediato".
La decisione e le proteste
Il provvedimento di chiusura, comunicato solo lo scorso 6 settembre, ha colto di sorpresa la cittadinanza. Secondo quanto riferito dai comitati locali, la notizia è trapelata in modo casuale, attraverso uno striscione comparso sulla facciata dell’edificio e alcuni annunci immobiliari che pubblicizzavano la futura vendita di appartamenti nello stabile che attualmente ospita la struttura sanitaria.
Il poliambulatorio di via del Ridotto è attivo dagli anni ’50 e serve da decenni una vasta fascia della Circoscrizione 5, con una popolazione complessiva di circa 80.000 residenti. Qui si recano ogni giorno centinaia di persone, in gran parte anziani e pazienti con difficoltà motorie, che rischiano ora di dover affrontare lunghi spostamenti verso la Circoscrizione 7 o il Centro Marco Antonetto di Lucento, non facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
“Una città dei 15 minuti? Non per noi”
I promotori della mobilitazione sottolineano l’incoerenza tra la chiusura del presidio e le politiche urbane che puntano alla cosiddetta “città dei quindici minuti”, in cui i servizi essenziali dovrebbero essere accessibili a piedi o in pochi minuti di tragitto.
"Non possiamo accettare che una struttura sanitaria così rilevante venga azzerata con una decisione calata dall’alto - dichiara Giovanni Scolaro, presidente dell'associazione commercianti di via Chiesa della Salute -. Chiediamo che la Regione Piemonte sospenda ogni provvedimento di chiusura e apra un tavolo di confronto con il territorio. La salute dei cittadini non può essere sacrificata a logiche di razionalizzazione economica".
Dove si può firmare
La petizione è ancora attiva online al link 👉 https://chng.it/twZxnqCY4K e in presenza presso l’edicola di via Chiesa della Salute 10f, oltre che in diversi negozi della via.
Una volta chiusa, le firme saranno depositate in Regione.





