Sanità - 24 ottobre 2025, 14:24

Chiusura del poliambulatorio di via del Ridotto, quasi 2.000 firme raccolte dai cittadini

Borgo Vittoria si mobilita contro la chiusura disposta dalla Regione. “La salute non si razionalizza”

Il poliambulatorio di via del Ridotto

Il poliambulatorio di via del Ridotto

I cittadini di Borgo Vittoria e Madonna di Campagna sono in mobilitazione per difendere il poliambulatorio Asl di via del Ridotto, la cui chiusura definitiva è stata disposta dalla Regione Piemonte a partire da aprile 2026.

In poche settimane la petizione popolare lanciata online e in presenza è arrivata a quasi 2mila firme: più di mille digitali, in continuo aggiornamento, e oltre ottocento cartacee. L’iniziativa si avvia ora alla conclusione: "Siamo in dirittura d’arrivo - spiegano i promotori -, chiuderemo la raccolta entro una settimana per poi consegnare le firme in Regione, dove chiediamo un confronto vero e immediato".

La decisione e le proteste

Il provvedimento di chiusura, comunicato solo lo scorso 6 settembre, ha colto di sorpresa la cittadinanza. Secondo quanto riferito dai comitati locali, la notizia è trapelata in modo casuale, attraverso uno striscione comparso sulla facciata dell’edificio e alcuni annunci immobiliari che pubblicizzavano la futura vendita di appartamenti nello stabile che attualmente ospita la struttura sanitaria.

Il poliambulatorio di via del Ridotto è attivo dagli anni ’50 e serve da decenni una vasta fascia della Circoscrizione 5, con una popolazione complessiva di circa 80.000 residenti. Qui si recano ogni giorno centinaia di persone, in gran parte anziani e pazienti con difficoltà motorie, che rischiano ora di dover affrontare lunghi spostamenti verso la Circoscrizione 7 o il Centro Marco Antonetto di Lucento, non facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

“Una città dei 15 minuti? Non per noi”

I promotori della mobilitazione sottolineano l’incoerenza tra la chiusura del presidio e le politiche urbane che puntano alla cosiddetta “città dei quindici minuti”, in cui i servizi essenziali dovrebbero essere accessibili a piedi o in pochi minuti di tragitto.

"Non possiamo accettare che una struttura sanitaria così rilevante venga azzerata con una decisione calata dall’alto - dichiara Giovanni Scolaro, presidente dell'associazione commercianti di via Chiesa della Salute -. Chiediamo che la Regione Piemonte sospenda ogni provvedimento di chiusura e apra un tavolo di confronto con il territorio. La salute dei cittadini non può essere sacrificata a logiche di razionalizzazione economica".

Dove si può firmare

La petizione è ancora attiva online al link 👉 https://chng.it/twZxnqCY4K e in presenza presso l’edicola di via Chiesa della Salute 10f, oltre che in diversi negozi della via.
Una volta chiusa, le firme saranno depositate in Regione.

Philippe Versienti

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