Sanità - 26 ottobre 2025, 06:55

Il San Luigi va di corsa: con il nuovo approccio "snello" nel 2024 sono stati fatti 5 interventi in più ogni giorno

Il totale è di 500 interventi in più nel corso di tutto l'anno grazie a una riorganizzazione delle sale operatorio e l'introduzione di nuove figure

Passi avanti al San Luigi di Orbassano

Passi avanti al San Luigi di Orbassano

Rispetto al 2024, gli interventi chirurgici quotidiani al San Luigi sono passati, in media, da 25 a 30, con 5 interventi di più al giorno; da febbraio 2025 a settembre 2025, sono stati portati a termine 300 interventi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il risultato atteso, in un anno, è di 500 interventi in più rispetto al 2024.

L’approccio Lean (snello, in inglese), è un modello di organizzazione e gestione aziendale che il management sanitario ha preso in prestito dal mondo dell’auto e che mira a ridurre gli sprechi per rendere più efficienti i processi, senza investire risorse aggiuntive, ma con il contributo delle persone che in quei processi lavorano, rendendo i risultati concreti e sostenibili nel tempo.

Riorganizzazione dell’attività delle sale operatorie, introduzione di un Referente di sala e attivazione della Recovery Room sono le parole chiave e i cardini della rivoluzione dell’attività chirurgica, un lungo processo iniziato con la formazione dei professionisti nel 2023 e che ha consentito una riduzione media delle liste di attesa del 23%, e una diminuzione media del tempo di percorso del paziente del 15%.

Il processo è stato avviato in via sperimentale, prima in ortopedia e traumatologia, per essere gradualmente esteso a tutte le attività chirurgiche aziendali.

Riorganizzazione attività chirurgica

Il percorso è iniziato a luglio 2023 con il monitoraggio delle liste d’attesa per gli interventi chirurgici e l’efficienza delle sale operatorie, introducendo nuovi parametri per migliorare l’appropriatezza della classificazione di priorità dei pazienti in lista.

Tutto il percorso chirurgico è stato attentamente osservato per individuare ogni possibile elemento di miglioramento: l’attività delle sale operatorie - portate da 6 a 8 con l’attivazione di due nuove sale nell’aprile del 2025 - è stata programmata in maniera tale da evitare che sforamenti fisiologici di alcuni interventi complessi comportino ritardi per gli interventi successivi, in calendario della stessa giornata; l’introduzione di una riunione di briefing iniziale della giornata operatoria, ha consentito di programmare le necessità tecniche e logistiche per ogni paziente, considerato non solo singolarmente, ma nel complesso della seduta operatoria quotidiana. È nettamente migliorato in questo modo il turn over time, il passaggio da un intervento programmato per la giornata a quello successivo, diminuito in media di 9 minuti.

Il Referente di Sala

Al turn over sovrintende il Referente di Sala, infermiere di anestesia, responsabile della gestione e dei flussi di tutta la giornata operatoria, che sulla base di una formazione apposita che ha interessato tutta l’equipe, intercetta a priori le problematiche prevedibili, organizza le risorse necessarie - dal controllo dei posti disponibili in rianimazione alla sterilizzazione degli strumenti necessari - e definisce e controlla l’organizzazione degli spazi della sala operatoria.

La Recovery Room

Infine, ulteriore elemento cardine della rivoluzione lean, la Recovery Room, chiamata anche Sala del risveglio, inaugurata nel marzo 2024, che con otto posti letto, dedicati ai pazienti in entrata e in uscita dalla sala operatoria, rende più efficiente il percorso chirurgico e ha consentito di passare un aumento dell’attività chirurgica fino al 20%.

L’applicazione dei principi del Lean Management all’attività chirurgica della nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria - dichiara Davide Minniti, direttore generale del San Luigi Gonzaga - ha permesso di ottenere risultati concreti in termini di efficienza, qualità e appropriatezza delle cure. Attraverso la revisione dei processi organizzativi, la riduzione dei tempi non produttivi e l’ottimizzazione dei percorsi pre e postoperatori, è stato possibile incrementare la capacità operativa delle sale chirurgiche e migliorare l’appropriatezza nella classificazione delle priorità dei pazienti, garantendo un utilizzo più mirato delle risorse e tempi di attesa più equi in base alla gravità clinica”.

Il raggiungimento di questi risultati - aggiunge Salvatore Di Gioia, direttore sanitario - è l’esito di un percorso lungo e articolato, avviato con un’intensa attività di formazione e coinvolgimento del personale medico, infermieristico e tecnico sui principi del Lean Management e sulla loro applicazione concreta nei processi chirurgici. Solo grazie a un lavoro costante di analisi, condivisione e miglioramento continuo, l’Azienda ha potuto costruire una cultura organizzativa orientata al valore per il paziente, alla collaborazione interdisciplinare e alla responsabilizzazione di tutti gli operatori”.

Il miglioramento dell’efficienza - ha sottolineato Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte - è uno degli obiettivi che abbiamo indicato ai direttori generali. Ridurre i tempi e ottimizzare i percorsi significa dare un servizio migliore ai pazienti, con una maggiore appropriatezza. Grazie alla direzione generale del San Luigi per aver introdotto il principio del lean management nell’attività di chirurgia”.

redazione

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