Cronaca - 29 ottobre 2025, 09:26

Mobilitazione all’Einstein, cancelli presidiati e istituto occupato dopo gli scontri [VIDEO]

Il dirigente davanti alla scuola: “Si lede il diritto allo studio”. E sui fatti di lunedì: “Non c’ero. Ho visto le immagini e non si capisce nulla"

Dopo le tensioni di lunedì, con il volantinaggio da parte dei militanti di destra di Gioventù Nazionale D'Annunzio davanti al liceo Einstein di via Bologna sfociati in scontri con la polizia e finiti con l'ammanettamento di uno studente di 16 anni, la protesta all'interno dell'istituto continua. 

Da questa mattina alcuni ragazzi sono entrati dentro la scuola in Barriera di Milano, per dare poi via all’occupazione e presidiare i cancelli. 

"Il preside ha negato le violenze"

“Il preside non ha preso posizione - ha spiegato una delle studentesse della scuola, che ha partecipato alla mobilitazione di oggi - per difendere lo studente arrestato e quelli manganellati. Ha negato delle violenze che sono accadute davanti alla scuola e documentate da dei video. Un episodio gravissimo.”

Il dirigente: "Dalle immagini non si capisce niente"

Il dirigente scolastico Marco Chiaiuzza oggi presente davanti ai cancelli del suo istituto ha commentato quanto avvenuto lunedì.   “Io non c’ero" ha detto, per poi replicare ai ragazzi: "non ho abitudine, a differenza loro, di fare dichiarazioni su cose che non conosco. Quelli che fanno dichiarazioni su cose che non conoscono sono degli imbecilli e si assumono la responsabilità di quello che dicono. Le immagini le ho viste: non si capisce niente.

E riguardo all’iniziativa odierna aggiunge: "Si lede gravemente il diritto allo studio impedendo agli studenti di entrare, così come ai docenti”.

Il preside ha poi invitato gli studenti che non intendono partecipare all'occupazione ad andare a casa. Diversi insegnanti rimasti fuori hanno chiesto di entrare per poter lavorare e fare lezione, invitando gli studenti a non monopolizzare la scuola con la protesta. 

Alcuni docenti, però, hanno fatto accesso, partecipando all’iniziativa indetta dopo i fatti avvenuti a inizio settimana. 

Il professore: "Buona parte di noi è solidale"

“Buona parte dei colleghi è solidale - ha commentato un professore all’interno della scuola, insieme ai ragazzi che hanno preso parte all'occupazione - Gli studenti hanno reagito a una provocazione, la polizia non ha gestito. La violenza non ha portato a buoni risultati. Capisco cosa può provare un giovane che vede il suo compagno manganellato e arrestato, perché si è opposto a un manifesto neofascista. Ora dobbiamo cercare di risolvere la situazione: non penso si possa farlo con l’occupazione, ma con il dialogo sì.

Volantinaggio scortato dalla Polizia

E aggiunge: “Siamo dalla parte degli studenti. La situazione è stata deliberatamente preparata. Non ho memoria di un volantinaggio scortato dalla polizia.” Sostenendo che: “Alle 7,30 la polizia era già presente, prima dell’apertura della scuola. E chi non prendeva il volantino veniva malmenato”.

Anche tra gli insegnanti le posizioni sono differenti. C’è chi trova comunque controproducente l’occupazione. 

“Dobbiamo chiarire questa situazione con i nostri studenti e far capire che bisogna rispettare le volontà di volantinaggio - aggiunge una professoressa rimasta fuori dai cancelli - Se la polizia era già presente viene da pensare che qualcosa sotto c’è. Loro hanno ragione di voler chiarire, ma con questo metodo, di occupazione, ci rimettiamo solo noi dell'Einstein".

Chiorino: "Non è protesta, ma prevaricazione"

Ad intervenire la vicepresidente della Regione Elena Chiorino: "Occupare una scuola non è un atto di libertà, ma un gesto di prepotenza. E' la dittatura di una minoranza che calpesta le basilari regole e la democrazia".

Ravinale (AVS): "Chiorino si scusi con gli studenti"

"Forse Chiorino si è dimenticata di essere vicepresidente della Regione e assessora all'istruzione e pensa di essere esponente di una giovanile di partito? Non si spiega altrimenti il suo scomposto attacco agli studenti che da oggi occupano l'Einstein, che arriva dopo giorni di assordante e gravissimo silenzio", ha dichiarato la consigliera regionale di AVS Alice Ravinale.

"Non mi risulta infatti che Chiorino abbia detto una parola su quanto avvenuto al liceo Marie Curie di Pinerolo la scorsa settimana, quando gli studenti sono stati colpiti da lanci di uova e pietre in un'irruzione di persone incappucciate e si sono ritrovati uno striscione con la scritta "Zecche rosse per voi le fosse" nè sia intervenuta per esprimere la sua vicinanza alla comunità scolastica dell'Einstein di Torino: le ricordiamo che lunedì uno studente di 16 anni è stato portato via in manette e che la polizia in antisommossa è intervenuta con la forza a difesa di un volantinaggio dal sapore razzista e discriminatorio.

Noi rinnoviamo la nostra vicinanza a studenti, docenti e genitori e, dopo l'interrogazione parlamentare già depositata dall'on. Grimaldi, porteremo la questione anche in Consiglio Regionale per ribadire che la scuola deve rimanere uno spazio di confronto libero e democratico", ha concluso l'esponente della sinistra.

"Domani sarò a Torino all’Einstein, il mio ex liceo, per incontrare studenti e studentesse in occupazione dopo i gravi fatti accaduti nei giorni scorsi. Ho accolto con grande piacere il loro invito al confronto. Ogni occupazione e autogestione studentesca è un atto di cittadinanza, un’occasione per crescere, confrontarsi, prendere parola. Sarà un momento prezioso di dialogo con chi oggi anima la scuola e difende il diritto a pensare, discutere e costruire futuro", ha dichiarato il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.

Daniele Caponnetto

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