Le Rappresentanze Sindacali e i lavoratori della Varroc di Cambiano, azienda con circa 80 dipendenti che produce apparecchiature per illuminazione e segnalazione di autoveicoli e motocicli, esprimono profonda e crescente preoccupazione riguardo alle prospettive future del sito.
"A pochi mesi dall'uscita di 16 lavoratori, a seguito della dichiarazione aziendale di esuberi che avrebbe dovuto rappresentare un punto di ripresa per lo stabilimento di Cambiano, permane invece grande incertezza per il futuro. Il confronto effettuato con l’azienda non ha fin qui fornito garanzie per dissipare il clima di precarietà avvalorato da una strategia aziendale focalizzata esclusivamente sulla riduzione dei costi", attaccano FILCTEM Cgil Torino e FEMCA Cisl. "Consideriamo questo approccio miope e rischioso per la capacità produttiva e l'operatività dello stabilimento".
"Registriamo, inoltre, la fuga di figure professionali fondamentali per la competitività del sito. Fatto che che, oltre ad erodere il patrimonio di competenze e il know-how, accresce le preoccupazioni. Non possiamo accettare passivamente una gestione che rischia di vanificare i sacrifici fatti e che mette in pericolo il futuro di una significativa realtà produttiva del territorio torinese. L'impegno e la responsabilità dimostrati sinora dai lavoratori esigono risposte concrete e, soprattutto, l'adozione urgente di un piano industriale orientato alla crescita e al mantenimento dei livelli occupazionali, non al mero contenimento dei costi", prosegue la nota dei sindacati.
"Per queste ragioni, confermiamo lo stato di agitazione e lanciamo un appello alla proprietà affinché intervenga, fornendo al più presto un progetto chiaro sul quale confrontarsi e in grado di garantire un futuro allo stabilimento Varroc di Cambiano - concludono FILCTEM Cgil Torino e FEMCA Cisl - In assenza di segnali positivi e di una riapertura del dialogo da parte dell’azienda, intraprenderemo ulteriori iniziative di protesta e mobilitazione".





