Economia e lavoro - 31 ottobre 2025, 07:00

Dove vivremo, come ci muoveremo, cosa cercheremo dal lavoro: il futuro secondo gli esperti

Dove vivremo, come ci muoveremo, cosa cercheremo dal lavoro: il futuro secondo gli esperti

La società del prossimo decennio sarà caratterizzata da profonde trasformazioni strutturali, già oggi in corso, che coinvolgono le modalità dell’abitare, della mobilità, dell’attività lavorativa e della tutela personale. Comprendere questi cambiamenti significa interpretare i segnali deboli del presente e tradurli in scenari operativi per il futuro. Un’analisi integrata di questi ambiti consente di delineare i tratti essenziali di un contesto sociale ed economico in rapida evoluzione.

Nuovi modelli abitativi tra urbanizzazione e riconfigurazione degli spazi

Secondo le stime delle Nazioni Unite, la quota di popolazione mondiale che vive in aree urbane è destinata ad aumentare fino al 68% entro il 2050, rispetto al 55% attuale. In questo contesto, i centri urbani non saranno più solo aggregati residenziali, ma piattaforme di servizi integrate, mentre le periferie e i borghi ben collegati riscopriranno una nuova centralità. La pandemia ha accentuato questa dinamica, accelerando la riconfigurazione dello spazio domestico in ambito lavorativo: l’abitazione oggi deve svolgere funzioni abitative, professionali e sociali insieme.

Le politiche urbane future dovranno privilegiare la rigenerazione piuttosto che l’espansione incontrollata, puntando su edilizia efficiente, mobilità dolce e infrastrutture locali di prossimità. In molte città si stanno progettando quartieri “15 minuti” o reti di spazi condivisi, dove i principali servizi sono raggiungibili a piedi o con mezzi leggeri.

Mobilità post-automobile: verso l’intermodalità intelligente

La mobilità urbana è destinata a trasformarsi radicalmente. L’auto privata perderà centralità in favore di modelli integrati: trasporto pubblico potenziato, condivisione di veicoli, bike & scooter sharing, micromobilità elettrica, hub multimodali. Secondo il “Mobility Trends Report: a Compass for 2030”, la crescente domanda di interoperabilità tra modalità e l’uso di dati intelligenti sono tra le leve fondamentali per gestire meglio il traffico urbano e ridurre le emissioni. Altri studi, come quelli condotti da McKinsey, indicano che le tecnologie autonome, la ride‑sharing e l’elettrificazione saranno fattori di rottura nel settore mobilità entro il 2035.

Questo passaggio non è solo tecnologico, ma culturale: si passa da un paradigma basato sul possesso a uno centrato sull’accesso e sull’esperienza fluida tra mezzi diversi.

Il lavoro oltre il luogo: flessibilità, autonomia e nuove metriche

L’ambiente di lavoro sta vivendo una metamorfosi profonda. La tradizionale giornata in ufficio viene sostituita da modelli ibridi: alcuni giorni in presenza, altri da remoto, con obiettivi chiari e libertà di orari. Le imprese orientate al futuro non misurano più la presenza, ma i risultati, promuovendo una cultura della fiducia.

In questo nuovo orizzonte, la formazione continua, il benessere psicofisico del dipendente, la trasparenza organizzativa e un forte senso di appartenenza diventano fattori differenzianti. Le aziende che sapranno integrare flessibilità e coesione identitaria avranno più forza competitiva nel trattenere talenti in un mercato che premia la mobilità professionale.

Protezione personale e patrimoniale: nuove esigenze, nuove soluzioni

In un contesto segnato da incertezze economiche, climatiche e sanitarie, cresce l’attenzione per la sicurezza individuale e familiare. I cittadini cercano strumenti affidabili per la tutela della propria casa, della salute e del reddito, orientandosi verso soluzioni assicurative modulari e adattabili. Le compagnie rispondono con offerte sempre più personalizzate, che integrano coperture tradizionali con nuove forme di protezione, anche in ambito digitale e reputazionale.

Sul territorio, si moltiplicano le proposte pensate per rispondere a esigenze locali specifiche. È il caso delle coperture disponibili nelle principali città italiane, dove le condizioni abitative e i profili di rischio variano sensibilmente. In aree urbane come il capoluogo piemontese, si assiste a un’offerta crescente di soluzioni assicurative personalizzate, con polizze pensate ad hoc per chi vive a Torino, tenendo conto sia della struttura urbana che delle abitudini dei suoi residenti.







 

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