Politica - 01 novembre 2025, 06:00

Torino Bellissima pronta a correre da sola alle Comunali 2027: "No a veti sulle civiche"

Il vicecapogruppo Firrao: "Se non siamo necessari, non ci siederemo al tavolo della coalizione di centrodestra"

Il vicecapogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao

Il vicecapogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao

"Se non siamo necessari, non ci siederemo allo stesso tavolo". È netta la replica del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao a Forza Italia e Fratelli d'Italia, che per voce rispettivamente dei consiglieri Domenico Garcea ed Enzo Liardo ieri intervenendo sulle Comunali 2027 hanno detto: "il candidato sindaco sarà politico, non preso dalla società civile".

L'occasione di parlare delle Amministrative è stato il bilancio, fatto dal centrodestra, di quattro anni dell'amministrazione Lo Russo. Ma i civici non ci stanno a "farsi dare le carte" dai partiti e, a distanza di poco più di un anno e mezzo dall'appuntamento elettorale, rivendicano la forza politica.

Il sondaggio

Secondo un recente sondaggio pubblicato da Lo Spiffero, Torino Bellissima è stimata sopra il 7%. Un calo di quasi cinque punti rispetto alle scorse Comunali - quando risultò la prima forza politica del centrodestra con l’11,9% - ma che le permette di posizionarsi ancora davanti a Forza Italia e Lega.

"I criteri - chiarisce Firrao -, si definiscono in condivisione. La coalizione deve scegliere il miglior candidato sindaco possibile: ci dobbiamo sedere al tavolo senza veti, senza dire in partenza dire no a liste civiche o lista civetta". "Se si pensa - prosegue il vicecapogruppo -, che il civismo non sia importante, e non si vuole vincere, non è detto che ci siederemo tutti allo stesso tavolo".

Già alle Amministrative del 2021 Torino Bellissima scelse di partire in solitaria: dopo diversi mesi di tira e molla, il centrodestra scelse come candidato sindaco il leader Paolo Damilano. "Non è detto - chiarisce Firrao -, che non possiamo farlo anche questa volta. Tutte le regioni d'Italia ci stanno dicendo che le civiche hanno un valore, a partire dalle Regionali del Piemonte con la lista Cirio presidente".

"Pronti a non sederci al tavolo"

"A maggior ragione alle Amministrative - aggiunge -, spesso i cittadini non si riconoscono nei partiti: se non siamo necessari non ci siederemo allo stesso tavolo". Negli scorsi anni circa una decina di consiglieri - tra Comune e Circoscrizione - hanno deciso di lasciare Torino Bellissima per altre "case" politiche: c'è chi entrato nella Lega, chi in Fratelli d'Italia e chi ha proseguito in autonomia il proprio percorso.

"Erano tutte persone inserite nella nostra civica dai partiti politici" chiarisce Firrao, che aggiunge: "abbiamo compensato con l'attività in Comune. Io sono convinto che al prossimo sondaggio saremo ancora più alti".

Cinzia Gatti

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