Mezzo secolo di attività al servizio della cooperazione. E' quello che si appresta a celebrare Confcooperative Piemonte, con un evento che si terrà il 5 novembre (a partire dalle 17.30) nella cornice del Museo Nazionale dell'Automobile di Torino, in corso Unità d'Italia 40.
Nata nel 1975, l’associazione rappresenta oggi una delle realtà più solide e radicate del sistema economico piemontese: le imprese cooperative associate operano in tutti i settori dell’economia regionale, contribuendo alla crescita, alla coesione e all’occupazione diffusa sul territorio.
L’evento sarà l’occasione per ripercorrere le tappe di un viaggio lungo mezzo secolo, tra traguardi raggiunti e nuove sfide, e per rilanciare una visione della cooperazione come motore di un’economia sociale, capace di unire impresa, solidarietà e innovazione.
50 buone ragioni per cooperare
Cinquant'anni, dunque, che vengono riassunti anche nel titolo che gli organizzatori hanno voluto dare all'evento: "50 buone ragioni per cooperare". L'occasione, come si legge in una nota ufficiale diffusa in vista dell'appuntamento, "sarà l’occasione per ripercorrere il cammino lungo mezzo secolo della cooperazione piemontese – fatta di persone, imprese e comunità – e per condividere uno sguardo sul futuro del modello cooperativo come motore di sviluppo sostenibile e partecipato".
Tanti gli ospiti attesi per questo appuntamento. A cominciare dall'intervento di Tino Cornaglia, presidente di Confcooperative Piemonte. Al suo fianco, però, non mancheranno anche i rappresentanti delle istituzioni regionali e del mondo cooperativo. E' prevista anche una tavola rotonda cui prenderà parte, tra gli altri, anche la direttrice responsabile di Torino Oggi (Gruppo More News), Barbara Pasqua.
Efficienza e responsabilità
"Celebrare questi cinquant’anni significa riconoscere il valore di un cammino collettivo – afferma Cornaglia –. La cooperazione è un modello economico vivo, che sa coniugare l’efficienza con la responsabilità, la competitività con la solidarietà. Le cooperative piemontesi rappresentano una parte importante del nostro tessuto produttivo e sociale: presidiano i territori, creano lavoro stabile, generano valore che resta nelle comunità. Oggi più che mai sentiamo la responsabilità di proseguire questo cammino, continuando a costruire, insieme, un Piemonte capace di coniugare sviluppo, equità e partecipazione, grazie alla forza della cooperazione".







