“Resteremo sui cortometraggi, ma concentreremo gli appuntamenti più importanti nel fine settimana”. Questa è una delle migliorie che gli organizzatori vogliono apportare. Il Pinerolo Film Festival tornerà anche nel 2026, sempre con il sostegno del Comune.
È tempo di bilanci dopo la prima edizione, che si è tenuta dal 15 al 18 ottobre, ed è stata coordinata dall’associazione Wel Theater and Movie, di Enrico Mondino e Waldemara Lentini, in collaborazione con il teatro Stage4 di San Germano Chisone.
“Siamo molto contenti di aver portato a casa un buon risultato, considerando soprattutto che si trattava di una prima. Tutte le giornate hanno visto un pubblico vario, adulto e giovanile, che ha gradito la nostra selezione di corti e ha accolto bene l’iniziativa. È stato maggiormente numeroso nella prima serata in cui tra gli altri è stato proiettato ‘Viola’ che ha incoraggiato diverse persone della zona a venire – tratteggia Mondino, riferendosi al cortometraggio del sansecondese Luciano Bruno che ha vinto il premio del pubblico – e alle premiazioni finali al cinema Ritz”.
Un calo si è invece registrato nel pomeriggio kids di giovedì 16 ottobre: “Speravamo venissero più bambini, ma abbiamo capito che l’orario da noi proposto, alle 17, non è quello giusto, perché in settimana si hanno altri impegni, meglio puntare al sabato o alla domenica”.
Ciò che ha reso gli organizzatori particolarmente orgogliosi è il parere positivo dei partecipanti, sia registi locali e italiani che internazionali: “Si sono complimentati per la selezione delle proiezioni, l’inclusione dei premi junior per spingere i giovani a credere che essere attori possa diventare un lavoro, ma anche per la comunicazione efficace e costante con loro”, aggiunge Mondino.
Per il futuro cosa riserverà Piff agli spettatori? “Resteremo sui cortometraggi, anche per questioni di tempistiche, quindi manterremo la stessa formula, ma ci saranno alcune migliorie da fare. In generale l’idea è di concentrare tutti gli appuntamenti più importanti nel fine settimana, per favorire un aumento della partecipazione del pubblico, di ogni età. Inoltre, vorremmo introdurre la categoria dei ‘beginners’ per chi è alla prima regia e dividere la categoria ‘kids’ tra corti realizzati da scuole di cinema e quelli realizzati da studenti delle scuole guidati da docenti non professionisti”.
Per la prossima edizione, si conferma anche il sostegno del Comune di Pinerolo: “Abbiamo assegnato il patrocinio e un contributo per l’utilizzo del Ritz – riepiloga la vicesindaco Francesca Costarelli –. Confermeremo il patrocinio anche il prossimo anno”. Ma cosa si potrebbe sviluppare la manifestazione, per farla crescere? “Per l’edizione 2026 la nostra idea è di focalizzare l’attenzione sul Teatro del Lavoro, lo spazio è piccolino ma la proiezione è molto curata. Visto che il prossimo anno avremo a disposizione l’auditorium di corso Piave ristrutturato con più di 190 posti, ci piacerebbe riuscire a capire se quello potrà essere lo spazio più grande dove poter ospitare alcune serate del festival”.
Si punta anche a un ulteriore coinvolgimento delle scuole, al di fuori delle giornate del Piff: “Potremmo portare alcuni di questi corti nelle scuole, creando una sorta di ‘Piff off’, che possa circuitare nelle scuole secondarie. Sarebbe bello poterli mettere a disposizioni dei docenti, per proporre dei lavori a partire da un mezzo che è molto moderno. Il corto alla fine è un ‘reel’ un po’ più lungo e può essere efficace come modalità per trasmettere dei messaggi ai ragazzi”.





