Attualità - 06 novembre 2025, 13:08

Un giardino per Anna Rosa Gallesio Girola: l'omaggio alla prima donna eletta al Consiglio provinciale

L'intitolazione nell'area tra corso Cosenza e corso Unione Sovietica

Decana dei giornalisti piemontesi, amministratrice pubblica, partigiana ed esponente del CLN e della Giunta regionale di governo nata all’indomani della Liberazione: tutto questo e altro ancora è stata Anna Rosa Gallesio Girola, scomparsa a Torino il 12 marzo 2010 all’età di 98 anni, la cui memoria è stata celebrata oggi dalla sua città con l’intitolazione del giardino all’angolo tra corso Cosenza e corso Unione Sovietica. 

Alla cerimonia era presente anche il vicesindaco della Città metropolitana Jacopo Suppo, accompagnato dal Gonfalone dell’Ente, decorato con la Medaglia d’oro al valor civile per la Resistenza: partecipazione non certo casuale, dal momento che il ruolo di Anna Rosa Gallesio Girola nella Provincia di Torino, antenata della Città metropolitana, è stato di grande significato e importanza. Questa “giornalista imprestata alla politica” come amava definirsi (“Una giornalista imprestata alla politica” è anche il titolo di una pubblicazione che la Consulta permanente dei Consiglieri e Amministratori della Provincia di Torino le dedicò nel 2014 per opera di Valeria Galliano, con la prefazione dell’allora presidente della Provincia Antonio Saitta), fu la prima donna eletta in Consiglio provinciale, nelle file della Democrazia Cristiana: consigliera dal 1951 al 1970 e assessora all’assistenza dal 1965 al 1970. In quest’ultima veste si dedicò allo sviluppo dei Centi di igiene mentale, nati nel 1958 – seconda realtà in Italia – per il superamento del ricovero negli ospedali psichiatrici.

Ma l’assessora Gallesio fu anche un’amministratrice attenta e moderna dell’Istituto per l’infanzia e la maternità: proprio sotto la sua presidenza, in un anno simbolico come il 1968, fu inserita nella denominazione del brefotrofio il termine maternità, per “togliere quell’ombra di occultismo che ancora grava a caratterizzare la cosiddetta maternità illegittima, che invece deve essere messa bene in evidenza, non come colpa da nascondere, ma come meno felice ma forse più eroico compito della donna nell’espletamento della sua pur sempre alta missione, quella della maternità”, come si legge nella delibera del Consiglio provinciale che ratificò la modifica.

“Anna Rosa Gallesio ha governato problemi complessi” commenta il vicesindaco Jacopo Suppo, “ha svolto il ruolo di assessore in una fase storica molto difficile, con i problemi legati alla grande immigrazione dal Sud Italia e i drammi sociali che si riverberavano nella gestione dei servizi per le persone in difficolta, pazienti psichiatrici e bambini soli su tutti”.

comunicato stampa

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