S. Paolo / Cit Turin - 06 novembre 2025, 06:45

Una sedia montacarichi in dono al teatro della chiesa: "Abbattiamo le barriere architettoniche"

La raccolta fondi promossa dall’associazione Socratè e dalla comunità parrocchiale

Don Giuliano e Maria Antonietta Floscio, dell’associazione Socratè

Don Giuliano e Maria Antonietta Floscio, dell’associazione Socratè

Il teatro della Chiesa di Nostra Signora Sacro Cuore di Gesù, in via Germonio 27, nel quartiere Aeronautica, diventa finalmente accessibile a tutti grazie a una sedia montacarichi elettrica, acquistata con una raccolta fondi promossa dall’associazione Socratè.

I fondi raccolti

L’iniziativa nasce dalla volontà di abbattere le barriere architettoniche e rendere il teatro, e le sale gioco annesse, fruibili da persone con problemi di deambulazione. La somma necessaria, 1.900 euro, è stata raccolta grazie a diverse attività: 1.100 euro con lo spettacolo “Una serata per uni(r)ci” del 18 gennaio, 430 euro da una colletta tra i membri dell’associazione Socratè e 370 euro grazie a iniziative promosse dal parroco don Giuliano.

Questo è un primo passo per permettere a tutti di usare il teatro e le sale gioco annesse”, spiega don Giuliano. “È un modo concreto per abbattere le barriere e dare a chiunque la possibilità di partecipare ai nostri eventi”.

Dopo la rampa...

A sottolineare il valore culturale e sociale dell’iniziativa ci pensa Maria Antonietta Floscio, legale rappresentante dell’associazione Socratè. “Crediamo molto nella diffusione della cultura di prossimità, nel valore di un teatro di quartiere e nell’inclusione, che passa anche dall’eliminazione delle barriere architettoniche. Due anni fa avevamo ottenuto una rampa per disabili nell’ufficio postale di via Adamello. Oggi aggiungiamo un altro tassello alla lotta contro la diversità e a favore di un quartiere più bello e vivibile per tutti”.

La sedia cingolata con motore elettrico consentirà di far salire e scendere le scale a persone con problemi di deambulazione, permettendo finalmente a tutti i cittadini di assistere agli spettacoli senza ostacoli. Una storia di inclusione nata dalla collaborazione tra cittadini, associazioni e comunità parrocchiale, che dimostra come l’impegno collettivo possa produrre risultati davvero apprezzabili

Philippe Versienti

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