"Chiediamo chiarimenti e una condivisione su quanto accaduto". È la richiesta ferma della 'Lega del gazebo', un gruppo di 8 leghisti che si è raccolto stasera attorno al consigliere Fioravanti Mongiello, puntando il dito contro la segretaria provinciale Elena Maccanti e i suoi silenzi.
Nei giorni scorsi, nell'area della sezione della Lega di Pinerolo, in una settimana, sono state raccolte 186 firme.
"Sono persone che vogliono sapere il perché della rimozione di Mongiello da commissario e perché il gazebo non si fa più, rinunciando ad ascoltare le persone" incalza Enrico Lo Turco, candidato leghista alle scorse Comunali.
Motivazioni che lo stesso Mongiello ha chiesto alla Maccanti, senza ottenere risposte alla sua memoria scritta: "C'era l'accordo di fare una riunione con militanti e sentirmi, due giorni prima, però, è uscito il comunicato che mi rimuoveva da commissario. Perché non è stato fatto un confronto?".
È solo una delle domande senza risposta perché Maccanti, anche stasera, si chiude nel silenzio, passando la palla al commissario Andrea Cerutti e al suo vice Gianluca D'Aloia. Cerutti non usa mezzi termini: "Le dichiarazioni del Consigliere Mongiello sono inesatte e ledono l’immagine del Movimento sul territorio. Il Commissariamento è l’unica soluzione, la maggioranza dei militanti non ha approvato la gestione precedente e ha chiesto un cambio di passo. La conferenza stampa di questa sera dimostra che c’è bisogno di ristabilire le regole nel più breve tempo possibile trasmettendo chiarezza ai cittadini del Pinerolese". Mentre D'Aloia, che è anche team leader dei vannacciani pinerolesi e ha imbastito la raccolta firme che è costata la rimozione a Mongiello, sottolinea, che "è stato messo in minoranza dalla maggioranza dei soci ordinari militanti della sezione della Lega. Una sfiducia chiara, maturata nel tempo, innanzitutto perché non seguiva le linee politiche della Lega in Consiglio comunale: non abbiamo mai visto, ad esempio, la promessa mozione contro il burqa, tema identitario per noi. In tre anni Mongiello non ha unificato: ha diviso. Ha allontanato militanti e sostenitori dalla Lega, invece di rafforzarne lo spirito comunitario".
Parole a cui l'ex commissario ha contrapposto la presenza di un gruppo attorno a sé, sottolineando anche che a loro è stata respinta la richiesta della militanza. Cosa succederà ora? Le parole di Cerutti fanno spirare un vento di espulsione. È una prospettiva che Mongiello teme? "Noi chiediamo chiarimenti e vogliamo che ci si dia da fare in vista delle elezioni del 2027. Per un'espulsione ci vogliono motivazioni politiche. Oggi non ci sono".





