La Regione pronta a sanzionare gli eventuali responsabili dei maltrattamenti sui pazienti della lungodegenza dell'ospedale di Settimo Torinese. Ad annunciarlo l'assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, che parla di "un fatto terribile e inaccettabile".
"Pazienti sporchi e legati ai letti"
La Procura di Ivrea ha aperto infatti una seconda inchiesta sul nosocomio dell'Asl To4. Le indagini della Guardia di Finanza hanno infatti fatto emergere un quadro di violenze e privazioni, tra ricoverati "sporchi e legati ai letti". Al momento è stata chiesta la sospensione di una ventina di persone, tra medici ed infermieri.
La Regione compra l'ospedale di Settimo
"Episodi così gravi - commenta Riboldi - gettano discredito su un sistema che ogni giorno funziona grazie a centinaia di medici, infermieri e operatori che con professionalità e dedizione si prendono cura dei pazienti”. La Regione Piemonte negli scorsi mesi ha stanziato 37 milioni di euro per acquistare l'ospedale di Settimo Torinese, rendendolo così di fatto una struttura pubblica.
L'obiettivo del provvedimento, come chiarisce l'assessore, è "porre fine a una gestione, fin dall’inizio poco chiara, con modalità amministrative, oggi, del tutto fuori dai modelli regionali di riferimento”.
Ma Riboldi annuncia anche la linea dura contro i presunti "aguzzini" dei pazienti. “Una volta accertate le responsabilità, - chiarisce - i colpevoli dovranno risponderne davanti alla giustizia ordinaria e riceveranno il massimo delle sanzioni possibili anche da parte del Governo regionale”.
“La Regione continuerà a vigilare per garantire dignità ai pazienti, rispetto per chi lavora nella sanità piemontese e trasparenza totale nella gestione delle strutture pubbliche” conclude.





