Le telecamere di via Vanchiglia restano spente. Tutta colpa della malasosta che si sta rivelando una vera spina nel fianco dell’amministrazione comunale. Da marzo ad oggi, infatti, la situazione non è cambiata di una virgola. Anzi resta complicata: auto in doppia fila, corsie preferenziali occupate e telecamere che - ha ribadito la Città -, non possono entrare in funzione.
Telecamera accesa, ma non attiva
"La telecamera installata lo scorso settembre 2024 lungo la corsia riservata ai mezzi pubblici di via Vanchiglia è accesa, ma non ancora in modalità sanzionatoria. Insomma non è attiva". Lo ha confermato in Sala Rossa l’assessora alla Viabilità di Palazzo Civico, Chiara Foglietta, rispondendo a un’interpellanza presentata dalla consigliera comunale di Torino Bellissima, Silvia Damilano.
“Questo perché - continua Foglietta -, la presenza continua di auto in malasosta non ci sta aiutando minimamente. La presenza della telecamera deve rientrare all’interno di un quadro più ampio volto a contrastare il fenomeno delle auto in doppia fila e, allo stesso tempo, ad aiutare i tram della linea 15 a un deflusso migliore”.
Secondo i dati raccolti dal sistema elettronico, la situazione è tutt’altro che marginale: nel mese di febbraio 2025 sono stati rilevati 2.620 passaggi di veicoli, saliti a 2.732 a marzo. Tutti, potenzialmente, casi di infrazione.
“E viste le condizioni attuali - ha aggiunto Foglietta -, la telecamera resta spenta. Ma siccome a nessuno piace convivere con la malasosta, una soluzione va trovata e siamo tutti qui per lavorarci. E far sì che il 15 non venga ostacolato durante la sua rotta. Per altro anche i commercianti stanno cercando di darci una mano, convincendo i clienti a non parcheggiare in divieto”.
Mancanza di parcheggi e passi carrai
Ma la malasosta, secondo la consigliera Damilano, è anche una conseguenza strutturale. “Il problema è sempre lo stesso: le auto in doppia fila obbligano chi transita a passare nella corsia riservata. Forse la causa va ricercata nella carenza di parcheggi e nella necessità di più controlli e campagne di sensibilizzazione sul tema”.
C’è poi la questione dei passi carrai non automatizzati, che costringono molti residenti a fermarsi in doppia fila per aprire i portoni e accedere alle abitazioni. Anche questo fattore, apparentemente minore, genera congestione e nuove polemiche.





