Domani si chiudono ufficialmente le Nitto Atp Finals 2025 di Torino. Una settimana di tennis, ma non solo: gli spettatori hanno avuto anche la possibilità di conoscere i prodotti del Piemonte al Fan Village. Tra gli stand presente anche quello di Inalpi, azienda cuneese del settore caseario: ne parliamo con il presidente della SpA Ambrogio Invernizzi.
- Un primo bilancio, dopo questi giorni alle Atp 2025, sia di presenza al Fan Village che come naming sponsor dell’Inalpi Arena?
Per Inalpi questa è la seconda edizione delle ATP che viviamo come naming sponsor dell’Inalpi Arena. Quando nel gennaio 2024 abbiamo concretizzato questo progetto, avevo dichiarato che stavamo dando vita a una “nuova avventura, ad un evento singolare e straordinario per la nostra storia”. Era vero allora e lo è oggi. Le ATP Finals sono uno degli eventi più seguiti e strepitosi che si svolgono nella nostra regione e sono anche un grande motivo di orgoglio per il nostro territorio, ma questo luogo ospita, in maniera quasi continuativa eventi musicali, sportivi e di spettacolo che fanno di Torino una delle città italiane a cui guardare con maggiore attenzione in tema di cultura, sport e spettacolo. Voglio ricordare che queste è anche la location in cui si svolge il Fencing Gran Prix – Trofeo Inalpi, manifestazione a cui siamo legati da tempo. Per Inalpi, inoltre, questo investimento rappresenta un percorso per far conoscere il proprio brand, la propria realtà produttiva e industriale, ma ci consente anche di arrivare a un’audience considerevole nel racconto del territorio piemontese e delle sue innumerevoli eccellenze soprattutto in ambito agroalimentare. Il Fan Village, allestito in occasione degli ATP, è un’opportunità ulteriore che ci consente invece di parlare direttamente alle persone, di raccontare la nostra storia e i nostri prodotti con un sorriso e un momento di divertimento e svago.
L’obiettivo della partnership con Parcolimpico è da sempre stata quella di costruire un percorso che contribuisse a creare valore per Inalpi e per il Piemonte e fino a questo momento pensiamo di essere in linea con le nostre aspettative. Poche aziende del nostro comparto, a livello nazionale, hanno naming rights su strutture di questa caratura, noi abbiamo ancora una volta scelto di essere tra i primi a percorrere una strada, nella convinzione che sia la strada giusta, come recita il nostro claim.
- L'evento sportivo permette di fare conoscere i prodotti Inalpi in tutto il mondo. Il cibo diventa un potente veicolo di promozione del territorio?
Gli eventi sportivi, ma più in generale i grandi eventi, consentono un contatto diretto con i consumatori. Non c’è filtro, non c’è tastiera, non c’è uno schermo, le persone si incontrano e a loro, i nostri consumatori, abbiamo l’opportunità di raccontare la storia di un’impresa del territorio.
Il racconto è un mezzo potente, che consente di trasmettere il percorso di un’azienda, fatta di persone che parlano ad altre persone. E sono queste occasioni quelle che permettono di mettere in luce il valore di un sistema, come quello della nostra regione, dove eccellenze di ogni settore nel comparto del food, attraggono attenzione e approvazione in ogni parte del mondo.
- Quanto sono importanti nella dieta di uno sportivo i prodotti caseari come quelli di Inalpi?
Noi riteniamo che i nostri prodotti possano giocare un ruolo da primo attore nella realizzazione di progetti futuri legati al mondo sportivo e non solo. Una convinzione che deriva da un percorso intrapreso da tempo e che punta ad una sempre crescente valorizzazione della materia prima latte. Questa filosofia ci ha già portato, in tempi recenti, alla realizzazione di importanti progetti in ambito sanitario con collaborazioni come quella con l’Azienda Ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano per la realizzazione di un prodotto caseario con determinate caratteristiche nutrizionali adeguato alle necessità di pazienti oncologici, nefrologici e che sono affetti da fibrosi cistica o con il Centro di Medicina della Sport di Torino. In un domani, che mi sento di definire abbastanza vicino, immaginiamo quindi di sviluppare, grazie al nostro centro di Ricerca&Sviluppo – InLab Solutions, alcuni progetti all’interno non solo dell’ambito sanitario ma anche sportivo e nutrizionale.










