"Nel tardo pomeriggio di ieri si è verificata l’evasione di un detenuto marocchino diciassettenne, imputato di tentato omicidio, dal Carcere Minorile “Ferrante Aporti” di Torino. Il detenuto ha scavalcato il muro del campo sportivo lato Sisport e sono attualmente in corso le ricerche. L’episodio rappresenta l’ennesima conseguenza della drammatica carenza di organico che affligge la Polizia Penitenziaria negli istituti minorili". Questo il resoconto che fa il sindacato di categoria dell'Osapp, che ricorda come il “Ferrante Aporti” di Torino operi "con almeno 20 unità in meno, una situazione resa ancora più critica dopo il trasferimento di parte del personale destinato all’apertura dei nuovi istituti minorili de L’Aquila e di Lecce".
Si tratta, prosegue il sindacato di "un vero e proprio gioco delle tre carte, in cui il personale viene spostato senza criteri, lasciando scoperti istituti già in gravi difficoltà. Gli agenti sono costretti a prestare servizio in condizioni impossibili, spesso in turni isolati, a fronte di un istituto sovraffollato che ospita oltre 50 minori, riempito “a tappo”, nel silenzio assordante dei vertici romani della Giustizia Minorile".
"L’OSAPP aveva già richiesto le dimissioni del Capo Dipartimento dellla Giustizia Minorile Dott. Antonio Sangermano, richiesta che oggi viene rinnovata con forza - si legge in una nota del sindacato -. Se il Sottosegretario Ostellari c’è, dia finalmente un segnale concreto, perché fino a oggi si sono sentite solo chiacchiere, mentre gli istituti minorili sono diventati veri e propri colabrodo. Speriamo inoltre che le responsabilità non ricadano nuovamente sugli Agenti, come già accaduto per la rivolta dell’agosto 2024".
"Questa evasione è la conseguenza diretta di scelte politiche e gestionali fallimentari - dichiara Leo Beneduci, segretario generale OSAPP -. Da mesi denunciamo una situazione insostenibile, ma continuiamo a essere ignorati. La Polizia Penitenziaria minorile è allo stremo e non può più garantire sicurezza senza organici adeguati. È arrivato il momento che il Governo intervenga con fatti concreti, non con slogan. La responsabilità non può sempre ricadere sugli Agenti, che ogni giorno fanno l’impossibile in condizioni indegne di un sistema che dovrebbe tutelare sia il personale che i minori detenuti".





