L'acqua è vita, ma può anche diventare minaccia. È risorsa preziosa per l'agricoltura, ma sempre più scarsa. Modella i nostri territori e le nostre città, eppure la sua gestione rimane una delle sfide più complesse del XXI secolo. Per affrontare questo tema cruciale, mercoledì 3 dicembre alle ore 17 le tre Accademie torinesi – delle Scienze, di Agricoltura e di Medicina – si riuniranno in seduta congiunta nella storica Sala Mappamondi di via Accademia delle Scienze 6.
L'irrigazione: tra tradizione e innovazione necessaria
Ad aprire i lavori sarà Carlo Grignani, professore di Agronomia dell'Università di Torino, che affronterà il delicato equilibrio dell'agricoltura irrigua italiana. Il suo intervento "Il principale utilizzatore dell'acqua dolce: il sistema irriguo tra ricerca dell'efficienza e nuova organizzazione territoriale" metterà in luce come gran parte dell'Italia pedemontana abbia costruito nei secoli il proprio paesaggio agricolo su una notevole disponibilità d'acqua. Un patrimonio che non solo garantisce rese produttive, ma che ha plasmato l'intera cultura gastronomica del nostro Paese, dai formaggi alle risaie, dai vigneti agli orti.
Il cambiamento climatico sta però rompendo questo equilibrio secolare, rendendo urgente ripensare la resilienza degli agroecosistemi irrigui attraverso nuovi assetti legislativi, tecnologie più efficienti e una maggiore consapevolezza del valore strategico dell'acqua per il territorio.
Fiumi, città e sicurezza alimentare
Luca Ridolfi, professore di Idraulica e Meccanica dei Fluidi del Politecnico di Torino, esplorerà invece "Cibo, fiumi e città: tre aspetti critici del legame Uomo-Acqua". La sua analisi partirà dal nesso tra acqua e produzione alimentare – un'enorme pressione sulle risorse idriche globali – per poi affrontare la fragilità dell'ambiente fluviale di fronte alle azioni umane e le trasformazioni che le città impongono al ciclo naturale dell'acqua. Un quadro complesso, ma dal quale emergeranno anche soluzioni concrete per mantenere vivo questo legame vitale.
L'acqua: tra cura e pericolo
La dimensione sanitaria sarà al centro dell'intervento di Fabrizio Bert, professore di Igiene Generale e Applicata dell'Università di Torino, dal titolo "L'acqua che cura e quella che uccide: evidenze e prospettive". Un paradosso contemporaneo: l'acqua è elemento fondamentale per la salute, ma quando contaminata diventa veicolo di malattie.
Bert presenterà le evidenze scientifiche più recenti sulla contaminazione microbiologica e chimica, ma anche le nuove sfide: dalle microplastiche alla persistenza di patogeni, fino alle vulnerabilità dei sistemi di distribuzione. Solo un approccio integrato secondo la visione "One Health" – che riconosce l'interconnessione tra salute umana, animale e ambientale – potrà garantire il diritto universale all'acqua sicura.
Quando l'acqua diventa musica
A chiudere la seduta, in modo inaspettato e suggestivo, sarà Paolo Gallarati, già professore ordinario di Storia della musica all'Università di Torino, con un intervento intitolato "La musica dell'acqua". Attraverso esempi musicali dal Settecento a oggi, Gallarati mostrerà come compositori di ogni epoca abbiano trovato nell'elemento liquido – con i suoi movimenti, colori e suoni – una fonte inesauribile di ispirazione. Un finale che ricorderà come l'acqua non sia solo questione tecnica o scientifica, ma parte profonda della nostra cultura e sensibilità.
Si consiglia la prenotazione al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-lacqua-1967530468596?aff=oddtdtcreator
La seduta scientifica sarà registrata e disponibile sul sito www.accademiadellescienze.it nei giorni successivi all'evento.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.








