Eventi - 20 novembre 2025, 14:10

Il Giulio Cesare di Shakespeare in chiave moderna per riflettere sulla politica e le responsabilità dei cittadini

Lo spettacolo è in scena fino al 30 novembre a San Pietro in Vincoli. Il regista Marco Lorenzi: "Con questo testo vogliamo indagare, interrogare, investigare questioni che toccano il nostro presente e lo determinano"

Foto di scena (credit Andrea Macchia)

Foto di scena (credit Andrea Macchia)

Dopo il recente debutto e successo al Festival delle Colline Torinesi, ritorna “Giulio Cesare o La Notte della Repubblica” nell’adattamento drammaturgico firmato da Marco Lorenzi e Lorenzo De Iacovo, regia di Marco Lorenzi, in scena fino al 30 novembre, nell’ex cimitero settecentesco di San Pietro in Vincoli, per la Stagione Iperspazi di Fertili Terreni Teatro. Un progetto del Mulino di Amleto/A.M.A.Factory, che vede in scena Vittorio Camarota, Yuri D'Agostino, Raffaele Musella, Francesco Sabatino, Alice Spisa, Angelo Tronca, con la partecipazione in video di Ida Marinelli e Danilo Nigrelli.

Dopo aver affrontato “Come gli uccelli” di Wajdi Mouawad (Premio Ubu 2024 come miglior nuovo testo straniero e Premio Tragos per la regia), Marco Lorenzi e il collettivo artistico Il Mulino di Amleto, proseguono il loro percorso di creazione addentrandosi questa volta nell’affascinante architettura della parola di William Shakespeare per portarla a deflagrare in modo radicale e dirompente, in un cortocircuito con il nostro presente. Il progetto nasce dalla volontà di costruire un percorso di ricerca e creazione sul tema del rapporto tra potere, individuo e fragilità degli ordinamenti democratici e repubblicani nella nostra epoca, per coinvolgere emotivamente il pubblico, anche grazie a uno spazio ravvicinato, in una delle congiure più famose della storia magistralmente raccontata nelle sue contraddizioni da Shakespeare. Quando Roma decide di incoronare per acclamazione Giulio Cesare, tornato vittorioso dalla campagna d'Egitto, non tutti a Roma sono d’accordo. La Repubblica è in pericolo: entro 24 ore la democrazia alla quale pensavamo di esserci abituati, si trasformerà in qualcosa di diverso. Così, Cassio con un gruppo di senatori bussa alla porta dell'unico uomo che può aiutarli a impedirlo: Bruto. Bruto ama Cesare, ma ama di più la Repubblica. Bruto è un uomo d'onore, ma anche molto ambizioso. Lui, come tutto il popolo, si troverà a dover scegliere tra una sanguinosa rivoluzione o una docile sottomissione.

"Giulio Cesare o La Notte Della Repubblica ha uno scopo duplice - spiega Marco Lorenzi - da un lato, affrontare con radicalismo e purezza uno dei testi più potenti e meno frequentati di William Shakespeare; dall’altro, "usare" la storia di Bruto, Cassio, Antonio, e della disgregazione della Repubblica Romana come un luogo con cui possiamo indagare, interrogare, investigare questioni che toccano da vicino il nostro presente e lo determinano".

Le domande di bruciante attualità che scaturiscono dall’incontro tra regista, attori e drammaturgia, sono per questa creazione un motore di immaginario potentissimo. Cosa spinge un gruppo di esseri umani a riconoscersi in una ribellione anche mediante l’uso delle armi? Quale è il rapporto tra Politica e Etica? Cosa c’è alla radice di una crisi lacerante di un sistema politico e repubblicano? Quale è lo stato di salute della democrazia nel mondo in cui viviamo? Quale il nostro rapporto con l’ambizione e il desiderio? Quale è il nostro rapporto con la responsabilità che accompagna il concetto di libertà e di democrazia? Che rapporto c’è tra i media, i fatti e la loro mistificazione con le scelte politiche che determinano il mondo in cui viviamo?

"Partendo da queste domande - prosegue Lorenzi - lo spettacolo non ha come suo obiettivo la rappresentazione cronachistica della tragedia romana di Shakespeare, piuttosto l’indagine del nostro rapporto con questi temi e questo testo".

Lo spettacolo è musica originale al 50%, grande drammaturgia all’80%, conflitto generazionale al 40%, nuovi linguaggi al 60%, recitazione pura al 100%, rapporto con il pubblico all’80%, in un allestimento in cui viene abbattuta la tradizionale distanza tra spettatore e attore, alla ricerca di uno spazio unico tra platea e palcoscenico in cui costruire una relazione rituale/assembleare con il pubblico.

GIULIO CESARE, O LA NOTTE DELLA REPUBBLICA
Torino, San Pietro in Vincoli, via San Pietro in Vincoli 28
Stagione Fertili Terreni Teatro
Fino al 30 novembre. Orari: dal 19 al 22 novembre 2025 ore 21; il 23 e 30 novembre ore 19, dal 25 al 28 novembre ore 20
Biglietti: 15-13 euro
info web 
www.fertiliterreniteatro.com

Daniele Angi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU