Economia e lavoro - 21 novembre 2025, 15:14

Italdesign, dalla Germania l'ufficialità: c'è un compratore. Ma niente chiusure o licenziamenti

L'offerta sarebbe vincolante per acquistare la maggioranza delle quote dell'azienda, lasciando ad Audi la minoranza. Mannori (Fiom Cgil): "Lasciati soli dalle istituzioni. Se vendono a Ust non c'è garanzia sul futuro industriale"

Una delle proteste dei lavoratori di Italdesign

Una delle proteste dei lavoratori di Italdesign

Terminata la due diligence (l'analisi finanziaria economica che precede un acquisto) c'è l'offerta di un compratore per prendere la maggioranza delle quote di Italdesign, lasciando ad Audi una quota di minoranza.  E' quanto emerge dalla convocazione delle rsu torinesi invitate nei giorni  scorsi dai manager del gruppo tedesco a Wolfsburg per un incontro informativo.


"Rischio uscita da Volkswagen e Audi"
 

I sindacati aggiungono però che "non sono stati comunicati piani industriali, né una visione chiara sul futuro dell'azienda dopo l'eventuale ingresso del nuovo azionista. Una mancanza di informazioni che lascia aperte molte domande e rende sempre più concreta la possibilità di uscire dal gruppo Volkswagen e Audi".

Esclusi licenziamenti o chiusure


I rappresentanti dei lavoratori hanno quindi chiesto un maggiore coinvolgimento diretto proprio da parte di Audi (che manterrà, appunto, una quota di minoranza). "Abbiamo ottenuto garanzie importanti: l'esclusione di licenziamenti collettive e di chiusure di stabilimenti per alcuni anni". "Siamo in una fase delicata e potenzialmente molto impattante, nella quale non possiamo permetterci né passi falsi, né sottovalutazioni".

Lasciati soli dalle istituzioni
 

"In tutta questa storia siamo stati lasciati completamente soli a fronteggiare un colosso come Audi e Volkswagen, il Governo e la Regione non si sono mai fatti sentire, non hanno chiesto informazioni e non ci hanno sostenuto - dice Gianni Mannori, responsabile per Fiom Cgil -. Oggi la situazione è complicata, in ogni caso. C'è un grosso punto interrogativo sul futuro dell'azienda, se saremo ceduti a Ust. Se invece si resta nel Gruppo, è chiaro che di contro si subisce eventuali tagli o ridimensionamenti che il Gruppo sta facendo, a partire dalla Germania".

Massimiliano Sciullo

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