Riparte "In pari - Tutoring Online Program", il progetto di volontariato rivolto a studenti e studentesse universitarie che unisce strumenti digitali e relazioni educative per sostenere ragazze e ragazzi della scuola media alle prese con difficoltà nello studio e nella motivazione. L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Ufficio Pio nell'ambito della Strategia Education del Gruppo Compagnia di San Paolo, è realizzata in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione per la Scuola e Fondazione LINKS.
Dopo i risultati positivi della prima edizione, il programma si amplia: accanto all'Università e al Politecnico di Torino entra ora anche l'Università del Piemonte Orientale, consolidando la rete degli atenei coinvolti e ampliando l'impatto sul territorio regionale. Per la nuova edizione, tra i partner esterni, si aggiunge anche l'Università Bocconi di Milano.
Un tutoring online, uno a uno, tra pari
"In pari" si basa su un modello di tutoraggio personalizzato, interamente online e fondato sulla relazione tra pari. Gli universitari dedicano 3 ore settimanali – per un totale di 12 settimane e 36 ore complessive – all'accompagnamento di studenti delle scuole secondarie di primo grado. L'intervento si concentra sulle discipline chiave del percorso scolastico (italiano, matematica e inglese), senza dimenticare l'aspetto motivazionale: obiettivo del progetto è rafforzare la fiducia in sé degli studenti, sostenere la motivazione e lavorare sulle competenze trasversali.
Il peer learning, grazie alla vicinanza di età e linguaggi, permette inoltre di creare una relazione educativa paritaria capace di attivare risorse nuove, unendo dimensioni disciplinari, emotive e relazionali.
I numeri della prima edizione
Il 2024 ha confermato l'interesse per il modello di "In pari": le candidature sono state 580 (477 da UniTo, 87 dal Politecnico e le restanti da altri atenei). Al termine del percorso di selezione sono stati scelti 186 tutor: 154 da UniTo, 30 dal Politecnico e 2 da altre università. Sul fronte scolastico hanno aderito 23 Istituti Comprensivi, per un totale di 33 sedi scolastiche coinvolte e 603 alunni segnalati dalle scuole. A supportare i tutor sono state impegnate anche 7 supervisor, professioniste dedicate a un accompagnamento costante.
Le voci delle istituzioni
"Con In pari proponiamo un modo diverso dli intendere il volontariato educativo, fondato sull'apprendimento condiviso e sulla responsabilità reciproca" sottolinea Franca Maino, Presidente di Fondazione Ufficio Pio. "Il progetto rientra tra le azioni strategiche con cui la Fondazione Ufficio Pio intende coinvolgere un numero crescente di persone in percorsi di volontariato e rafforzare una visione ampia di comunità educante. Il programma sarà inoltre oggetto di una valutazione condotta dalla Prof.ssa Michela misurarne l'impatto sui risultati scolastici e sulla motivazione delle ragazze e dei ragazzi partecipanti".
Grande soddisfazione anche dal Politecnico di Torino. "Da studenti, con tutte le pressioni a cui si è sottoposti, donare il proprio tempo agli altri per aiutarli nel loro percorso è un'attività molto nobile. Siamo molto orgogliosi, come Ateneo, che circa 90 nostre studentesse e nostr studenti si siano candidati per la prima edizione del progetto In pari e che 30 abbiano poi effettivamente fatto da tutor" commenta il Prof. Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunita e per l'Attuazione del programma del Politecnico di Torino. "Anche questa nuova edizione del progetto In pari vede il pieno sostegno del Politecnico nel rendere la nostra comunità un luogo in cui si formano figure professionali preparate che sono però al contempo cittadine e cittadini responsabili e solidali. nostro Ateneo è fortemente impegnato per costruire ogni giorno una società più giusta e inclusiva".
Il Vicerettore per la Didattica dell'Università di Torino, Matteo Milani, evidenzia la portata educativa del programma: "Il programma si è proposto di promuovere una nuova modalità di supporto allo studio, volta a concepire il 'compito a casa' come un'occasione per potenziare la motivazione, promuovere la curiosità epistemica degli studenti e stimolare l'attivazione di processi cognitivi di base, ma anche superiori; inoltre, la decisione di intervenire sugli istituti scolastici della seconda cintura torinese ha permesso di raggiungere ragazzi e ragazze che difficilmente trovano un supporto così significativo. Da non trascurare infine la possibilità di coordinare le attività di supervisione delle e dei tutor, peraltro coinvolte/i in un solido percorso formativo preliminare. Tutti questi elementi potranno trovare conferma e ulteriore slancio nella seconda edizione del progetto, anche attraverso l'interazione con gli altri Atene coinvolti".
A unirsi quest'anno è anche l'Università del Piemonte Orientale. "Desidero esprimere viva soddisfazione a nome di tutta l'Università del Piemonte Orientale per l'opportunità di partecipare alla seconda edizione del progetto 'In pari'" dichiara il professor Davide Porporato, delegato del Rettore all'Inclusione, disabilità e diritto allo studio. "Ci uniamo in modo fattivo alla rete degli atenei piemontesi in questa iniziativa particolarmente eficace per contrastare la dispersione scolastica. Il progetto, inoltre, si integra perfettamente con le numerose e consolidate attività di tutoraggio e di sostegno agli studenti già promosse nel nostro Ateneo. Sono fiducioso che, allargando il bacino degli studenti e delle studentesse che possono partecipare in qualità di tutor, riusciremo a raggiungere importanti traguardi, anche in termini numerici. Infine, ritengo che I rilascio del certificato 'Open Badge' sia un elemento di grande importanza, in quanto non solo attesta le preziose competenze trasversali acquisite dai tutor, ma ne valorizza concretamente l'impegno civico all'interno del loro percorso formativo e professionale".
Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, sottolinea il valore sistemico dell'iniziativa: "In pari è un esempio concreto del modo in cui la Fondazione Compagnia di San Paolo intende l’investimento educativo: unire solidità metodologica, volontariato giovanile, sviluppo delle competenze, tecnologia e radicamento nei territori». Grazie alla collaborazione con scuole, università e comunità locali, stiamo costruendo un modello che mette davvero al centro i ragazzi e le ragazze che rischiano di rimanere indietro, offrendo allo stesso tempo ai tutor un’esperienza di crescita personale e civica. Lavorare insieme alle comunità educanti ci permette di rafforzare un sistema che sostiene le persone, genera opportunità e costruisce futuro".
La parola ai tutor
Tre testimonianze raccontano cosa significhi davvero "In pari", dalla prospettiva di chi ha donato tempo e competenze.
Serena Celano, Politecnico di Torino: "Quando ho iniziato questo progetto ero al termine del percorso di studi, e stavo pensando gia al mio futuro. Il valore che ho dato a questo pr9getto è ampio perche il volontariato definiscono benefici sia a chi partecipa sia ai destinatari dell'iniziativa. Questo progetto ha visto al centro la comunicazione, certe volte con le parole rendiamo semplici argomenti complessi e quando riusciamo a farlo promuoviamo la vera cultura".
Guillermo Renzo Castro Milla, UniTo: "Per ne è stato fondamentale costruire il rapporto di fiducia, per migliorare l'approccio degli studenti con la scuola e con la materia. Infine un aspetto fondamentale è stato anche il ruolo della famiglia e la volontà di migliorare della studentessa che seguivo, questi aspetti hanno determinato il successo del progetto".
Elisa Cavrenghi, UniTo: "Consiglio apertamente a tutti gli studenti universitari questo progetto, sembrano semplici ripetizioni ma in realtà ti mettono in contatto con chi non può permettersi le ripetizioni per questioni economiche, ma soprattutto noi tutor non siamo stati lasciati soli ma abbiamo avuto formazione prima di iniziare il progetto. Queste nozioni sono e saranno utili nella vita quotidiana di tutti noi, soprattutto per imparare le relazioni con i ragazzi. Ai nuovi iscritti consiglio di andare senza aspettative e costruire insieme agli studenti un rapporto unico".







