È stato travolto da un vero e proprio bagno di folla Antonio Banderas al suo arrivo in via Verdi.
I fan torinesi lo hanno accolto chiedendo selfie e autografi. L’attore spagnolo si è prestato volentieri prima di entrare in conferenza stampa al Torino Film Festival.
Ospite della 43^ edizione, ha ricevuto ieri la Stella della Mole, consegnata in un simpatico scambio di premi, da Spike Lee. “Amo quel ragazzo - spiega Banderas parlando del regista -. Per me Malcolm X è stato uno dei film che mi è rimasto più nel cuore. Il Premio poi ha il nome di mia figlia che è Stella, quindi per me è stato molto bello”.
"Almodovar pretende molto"
L’attore presenta al TFF, il film che realizzò con Pedro Almodovar “Dolor y gloria”.
“Fu un lavoro molto speciale, molto diverso. Una pellicola curiosa, perché il mio personaggio era un alter ego di Pedro Almodovar” spiega l’attore.
“Non ho mai rivisto il film, non mi piace rivedermi di solito. Ci sono film che non ho mai visto. Magari sta sera resto per vedere “Dolor y gloria”. Lavorare con Almodovar non è facile, pretende molto, sei sempre sotto la sua opinione. Rischi di perderti molto facilmente. Quello che ho imparato è di creare il personaggio da zero e permettergli di modellarlo. Devi essere molto umile, pensando che quella è la prima volta che lavori con lui”.







